Venerdì 15 luglio, durante l’assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO) che si conclude il 22 luglio, la Cina ha bloccato l’accreditamento di Wikimedia Italia e di altri sei capitoli Wikimedia.
Oltre a Wikimedia Italia, anche i capitoli di Argentina, Francia, Germania, Sudafrica, Svezia, e Svizzera hanno presentato domanda come osservatori permanenti presso WIPO, l’agenzia delle Nazioni Unite che stabilisce le regole globali sul copyright, i brevetti e i marchi registrati. Wikipedia e i progetti Wikimedia hanno licenze che si basano sul diritto d’autore aperte e flessibili, per assicurare che la conoscenza possa essere accessibile e condivisibile liberamente attraverso tutte le piattaforme.
A maggio 2022, la Cina impedì l’accreditamento di sei capitoli Wikimedia come osservatori ad hoc presso il Comitato Permanente sul Copyright e i Diritti Connessi (SCCR), l’organismo che si occupa di dare forma alle policy future sul copyright a livello globale. Nel meeting recente dell’Assemblea Generale di WIPO, i capitoli hanno presentato ancora una volta domanda per poter partecipare ai lavori di WIPO, chiedendo lo status di osservatori permanenti, non solo per prendere parte alle riunioni dello SCCR, ma a tutti i forum, gli eventi e le riunioni dell’organizzazione internazionale.
Alle Assemblee Generali del 2020 e del 2021, la Cina aveva già negato l’accesso a Wikimedia Foundation, l’organizzazione senza scopo di lucro che sostiene Wikipedia e i progetti WIkimedia a livello globale.
Iolanda Pensa, presidente di Wikimedia Italia, ha dichiarato:
“L’esclusione da WIPO di Wikimedia Italia è per noi motivo di rammarico. Da anni ci impegniamo per far crescere Wikipedia e i progetti Wikimedia in Italia, collaborando con scuole, università, istituzioni culturali e pubbliche amministrazioni, soprattutto per condividere e valorizzare online il patrimonio culturale. Alla luce di questa esperienza, siamo certi di poter offrire un contributo importante nelle discussioni sul copyright e sulla proprietà intellettuale, per favorire la diffusione della conoscenza libera e l’armonizzazione tra diritto d’autore e diritti dei cittadini ad accedere e godere del patrimonio culturale”.
La Cina è stato il solo paese membro a opporsi all’accreditamento di Wikimedia Italia e degli altri capitoli Wikimedia di Argentina, Francia, Germania, Sudafrica, Svezia e Svizzera. La Cina ha dichiarato che i capitoli sono complici nel diffondere disinformazione e sono dipendenti da Wikimedia Foundation. Queste insinuazioni sono infondate e non rappresentano correttamente il funzionamento di Wikipedia, nel quale diverse comunità di volontari partecipano alla produzione di conoscenza basandosi su fonti secondarie affidabili, rispettando un punto di vista neutrale. Allo stesso tempo i capitoli sono completamente autonomi dalla fondazione.
La posizione della Cina pone in dubbio lo stesso regolamento interno di WIPO, permettendo, attraverso l’obiezione di un singolo Paese, di impedire la partecipazione di legittimi gruppi della società civile, come Wikimedia Italia e gli altri capitoli Wikimedia. Questo fatto crea un precedente preoccupante all’interno di WIPO, quando il potere decisionale è lasciato nelle mani di un singolo Paese senza tenere conto dei criteri di ammissione dell’organizzazione. Durante la stessa Assemblea Generale, infatti, gli stati membri hanno votato su un punto all’ordine del giorno, senza ricorrere all’unanimità. Sarebbe stato perfettamente in linea con le regole di WIPO votare senza ricorrere all’unanimità anche sull’ammissione dei capitoli Wikimedia.
Il sostegno delle altre organizzazioni
Nei giorni scorsi, diverse organizzazioni internazionali della società civile come Creative Commons e Internet Archives, molte delle quali sono accreditate come osservatrici a WIPO, hanno firmato e pubblicato una lettera che richiedeva che le delegazioni degli stati membri “facessero tutto quanto in loro potere per facilitare l’ammissione” dei capitoli Wikimedia a WIPO come osservatori. I firmatari hanno attestato che i capitoli Wikimedia sono “indipendenti” e “stakeholder attivi e riconosciuti in tutto il mondo, in particolare per quanto riguarda le policy sul copyright”, e hanno espresso la loro speranza che la partecipazione dei capitoli “potesse portare un punto di vista originale alle discussioni sottorappresentate di WIPO”.
A causa di questa esclusione, i capitoli Wikimedia non potranno prendere parte alle discussioni internazionali sul copyright che daranno forma al futuro di Wikipedia e degli altri progetti Wikimedia.
I capitoli Wikimedia sono organizzazioni indipendenti e senza scopo di lucro, che sostengono e promuovono Wikipedia, i progetti Wikimedia e la missione di Wikimedia a favore della conoscenza libera in una specifica area geografica. Mentre Wikimedia Foundation e i capitoli Wikimedia collaborano per il comune obiettivo della conoscenza libera, ogni organizzazione opera indipendentemente, con statuti, organi direzionali e strategie organizzative proprie.
Nell’immagine: WIPO Conference Hall, by Emmanuel Berrod, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons