Lo scorso sabato, 16 dicembre 2017, è stata inaugurata la prima wikistazione a Cernobbio, nella veranda di Villa Bernasconi, gioiello liberty che dal 26 novembre scorso ospita il museo dedicato alla storia della villa e delle persone che vi hanno abitato.
Nell’ambito del progetto “Liberty tutti”, portato avanti da Città di Cernobbio e Cooperativa Mondovisione con il contributo di Fondazione Cariplo, e in seguito alla proficua collaborazione tra il comune e Wikimedia Italia, è nata l’idea di dedicare una stanza della villa ai wikipediani. La proposta è arrivata da Claudia Taibez, responsabile dell’Area cultura e tempo libero e socia di Wikimedia Italia, che ha dato vita alla prima wikistazione permanente in un’istituzione museale.
Si tratta di uno spazio accogliente (la veranda della villa arredata con mobilio d’epoca, che si affaccia direttamente sul giardino) in cui chiunque può fermarsi per documentarsi sui temi sviluppati all’interno del museo e creare, migliorare, tradurre le voci di Wikipedia correlate, ma anche contribuire agli altri progetti Wikimedia grazie alle fonti messe a disposizione dal museo stesso.
La wikistazione è accompagnata dal wikipassaporto: un semplice documento su cui chiunque decida di contribuire ai progetti Wikimedia attingendo ai materiali forniti dalle istituzioni aderenti all’iniziativa può collezionare i timbri delle istituzioni stesse. Il wikipassaporto può essere scaricato da Wikimedia Commons o ritirato all’ingresso del museo.
La prima sperimentazione è nata a Cernobbio, ma l’obiettivo è quello di creare una rete di wikistazioni in diverse istituzioni culturali in Italia e nel mondo. Si prospetta ad esempio l’adesione della biblioteca di Esino Lario (paese che nel 2016 ha ospitato Wikimania, il raduno mondiale dei contributori dei progetti Wikimedia) dove nei primi mesi del 2018 verrà attivata una wikistazione nell’ambito del progetto “Wikimania Esino Lario: protagonismo culturale offline e online”.
Nell’immagine: Il wikipediano Ysogo nella wikistazione di Villa Bernasconi a Cernobbio (CO). Foto di Dario Crespi (opera propria), CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons