Ripubblichiamo l’interessante articolo del professor Massimo Carnevali sulla sua esperienza didattica di uso di Wikipedia all’Università di Ferrara, pubblicato in licenza CC BY-SA 4.0.
Progetto Sicurezza Informatica su Wikipedia – Univ. Ferrara
Il progetto
Appena ricevuto l’incarico per l’insegnamento di “Sicurezza dei Sistemi Informativi” all’Università di Ferrara ho pensato di utilizzare Wikipedia come strumento didattico. Preparando il materiale del corso ho ampiamente utilizzato le voci di Wikipedia in inglese come documentazione di riferimento. Mentre la qualità delle voci in inglese era decisamente alta, mi è capitato di guardare qualche voce corrispondente in italiano e di trovarla decisamente scarsa se non del tutto assente.
In parallelo a questo percorso, mi ero trovato, per altri motivi, ad analizzare temi di formazione professionale sulle competenze laterali (i cosiddetti “soft skills”) per il personale tecnico. Purtroppo quando si parla di capacità di espressione, lavoro di gruppo, scrittura di relazioni, ricerca di fonti, capacità critiche e di analisi di documentazione ecc. a gruppi di ingegneri, soprattutto se giovani, l’atteggiamento è molto diffidente; non si può fare solo della teoria, bisogna sempre trovare un richiamo pratico, operativo per riuscire a coinvolgerli.
A questo punto mi è venuta l’idea di provare a prendere tre piccioni con una fava (situazione “win-win-win” ?) inserendo nel programma d’esame l’obbligo di presentare, in sede di esposizione orale, la modifica di una voce di Wikipedia inerente le materie del corso.
Perché triplo “win”?
- Lo studente doveva approfondire l’argomento scelto per poter poi sviluppare la voce (avendo comunque come riferimento la versione in inglese).
- La produzione o la modifica di un testo, completandolo con il materiale, le fonti e gli approfondimenti, spingeva lo studente a cominciare a comprendere meccanismi di apprendimento diversi dalla lezione in aula e dallo studio su un libro.
- Almeno una settantina di voci di Wikipedia in italiano avrebbero avuto una buona revisione e sarebbero uscite dallo stato di bozza.
Ovviamente per fare questo era necessario un lavoro preparatorio:
- E’ stato preparato un elenco delle voci fra cui gli studenti potessero scegliere quella da modificare (una voce diversa per ogni studente, in sede di esame era prevista l’analisi della cronologia per la presentazione del lavoro svolto)
- E’ stato fatto un primo seminario informativo all’inizio dell’anno accademico per tutti gli studenti di ingegneria (anche per quelli che non erano iscritti all’esame, a titolo informativo)
- Il seminario è stato ripreso nel corso dell’anno per gli studenti che non avevano potuto partecipare alla prima edizione e per quelli che nel frattempo avevano cominciato a lavorare sulle voci e avevano delle domande da porre
Il progetto ha richiesto anche un’azione di controllo e di monitoraggio sia da parte mia, per quanto riguardava i contenuti immessi, che da parte del responsabile regionale di Wikimedia Italia che, oltre ad aver tenuto il seminario iniziale, ha monitorato le pagine delle modifiche e le attività degli studenti. Per facilitare questo monitoraggio sono state create alcune pagine collegate al progetto su Wikipedia in cui gli studenti dovevano registrarsi e indicare la voce a cui stavano contribuendo.
Risultati
Prima di scrivere queste brevi note ho voluto aspettare di svolgere un primo gruppo di esami per verificare i risultati del lavoro degli studenti.
La prima considerazione è che la qualità degli interventi sulle pagine è di livello superiore a quello che mi sarei aspettato: c’è chi si è preso la briga di studiare le fonti, di modificare la struttura delle voci non limitandosi, nella maggior parte dei casi, ad una traduzione passiva della voce inglese ma arricchendo e organizzando la voce italiana.
A parte un unico studente (lavoratore, non aveva seguito le lezioni e non aveva partecipato a nessun seminario) che ha provato a fare “copia-incolla” da siti copyrighted (dopo due richiami formali si è rimesso in linea e ha utilizzato fonti diverse), per il resto gli studenti hanno recepito i messaggi e le regole che gli erano stati dati.
C’è stato anche qualcuno che ci ha messo del suo sollevando questioni non banali di gestione del materiale proveniente da alcune fonti, questioni che sono state risolte all’interno della comunità Wikipediana.
Gli studenti, partecipando a questo progetto, hanno lavorato sviluppando competenze che altrimenti difficilmente avremmo potuto stimolare. Per loro è stato di grande aiuto vedere queste competenze immediatamente applicate su un risultato concreto e visibile a tutti.
Incidentalmente (ma non troppo ovviamente) si sono trovati ad approfondire uno degli argomenti del corso senza quasi accorgersene, e questo è emerso chiaramente in sede di esame dove, presentandomi il lavoro fatto sulla pagina, hanno evidenziato un’ottima padronanza dell’argomento scelto.
Conclusioni e prossimi passi
Come docente considero l’esperienza decisamente positiva. Gli studenti hanno cercato documentazione valutando la qualità e la licenza del materiale trovato, hanno scritto un testo in un Italiano corrente spiegando contenuti tecnici con le loro parole ad un pubblico non specialista, hanno lavorato in gruppo (anche con qualche battibecco) per suddividersi le voci e per creare sinergie sulle voci correlate; non mi sembra poco.
Anche la maggioranza degli studenti, passato un primo momento di scetticismo, ha dato un giudizio positivo dell’esperienza (sia tramite un sondaggio anonimo che tramite colloqui informali post-esame).
Sto valutando se ripetere l’esperienza il prossimo anno accademico (non so se ci sono altre settanta voci di Wikipedia sulla sicurezza informatica bisognose di revisione), spero però che questo progetto possa espandersi all’interno della Facoltà di Ingegneria o, meglio, a livello di Ateneo. Ci sono competenze già acquisite che possono essere utilizzate per coinvolgere altri docenti e studenti su nuove tematiche e per continuare ad utilizzare l’esperienza Wikipediana come strumento di crescita delle competenze laterali degli studenti.
Pagina del progetto su Wikipedia.