Dal 6 all’8 luglio si è svolto a Città del Messico il secondo WikiWomenCamp, raduno delle utenti che, a livello globale, promuovono iniziative volte a favorire il coinvolgimento delle donne e ridurre il gender gap su Wikipedia e gli altri progetti fratelli Wikimedia.
L’evento rappresenta uno spazio per condividere le buone pratiche già attuate dai vari capitoli e user group e un’occasione per identificare percorsi mirati a tutelare la diversità e rendere Wikipedia e i progetti fratelli Wikimedia sempre più inclusivi e aperti.
La comunità Wikimediana italiana è stata rappresentata nell’ambito dell’evento da Camelia Boban e Ginevra Sanvitale, che hanno rispettivamente raccontato l’esperienza dell’user group WikiDonne e spiegato come organizzare eventi seguendo una prospettiva intersezionale.
Nel quadro dell’evento, è stato adottato un codice di condotta da applicare sia negli spazi tecnici di Wikimedia che durante gli eventi organizzati dalla comunità, perché siano liberi da molestie, comportamenti inappropriati o discriminazioni e sia garantito il rispetto per ogni persona.
L’iniziativa ha visto inoltre il coinvolgimento della Direttrice Esecutiva di Wikimedia Foundation Katherine Maher, che si è confrontata con le partecipanti (oltre 50 da tutto il mondo) in una sessione di domande e risposte concentrata soprattutto sulle modalità per incorporare nel dibattito in essere sulla strategia del movimento Wikimedia per gli anni a venire le problematiche connesse al divario di genere.
Infine, sono stati presentati a Città del Messico i primi risultati delle interviste condotte da Rosie Stephenson-Goodknight nel quadro del progetto Gender gap Diversity Mapping, che si propone di tracciare mappatura ragionata delle attività intraprese ad oggi per superare i problemi di diversità, con l’obiettivo di identificare le esperienze di maggior successo e le principali sfide per il futuro.
Il report presentato da Rosie (Wikipediana dell’anno 2016 insieme a Emily Temple-Wood e co-fondatrice del progetto globale Women in Red all’interno del quale si inserisce il progetto WikiDonne) – commenta Camelia Boban – ha evidenziato che il discorso sul genere, comprensibile solo attraverso il contesto culturale di una persona, rileva dei pregiudizi impliciti che permeano tutti gli ambiti, creando un falso senso di neutralità.
Il WikiWomenCamp – prosegue Ginevra Sanvitale – ha permesso di portare alla luce tematiche importanti come la rappresentazione di categorie marginalizzate, la leadership all’interno del movimento Wikimedia, il rispetto e l’inclusione delle diverse modalitá di trasmissione della conoscenza, la neutralitá delle fonti: argomenti fondamentali per il futuro del movimento, che troppo spesso sono lasciati in disparte.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa e sui contenuti prodotti è possibile consultare il seguente link.
Nell’immagine: WikiWomenCamp 2017. Foto di Carolina De Luna (opera propria), CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons