Ha avuto luogo dal 2 al 4 settembre #ODS16 OpenDataSicilia Summer Edition, il raduno estivo della comunità #opendatasicilia, che ha visto confluire a Messina ospiti della Facoltà di Scienze Cognitive, relatori e partecipanti da diverse regioni italiane e non solo.
Tre giorni intrisi di conoscenza, condivisione e confronto con l’obiettivo dichiarato di diffondere la prassi dell’open data sui territori. Al centro degli interventi diversi progetti e servizi realizzati, oltre a sessioni formative su alcuni interessanti strumenti utili a svilupparne di nuovi.
Nel primo pomeriggio del giorno 2 settembre, Cristian Cenci (Project Manager di Wiki Loves Monuments Italia), insieme a Ciro Spataro (in rappresentanza del Comune di Palermo), ha illustrato ai presenti le caratteristiche di Wiki Loves Monuments durante l’intervento “Wiki Loves Monuments anche in Sicilia!”. In questa cornice, Cristian Cenci ha parlato del concorso, ormai alla sua quinta edizione, in particolare delineando gli obiettivi che questo progetto si prefigge dal 2012 in Italia e le difficoltà incontrate. La conferenza si è pienamente inserita nella cornice #ODS16, poiché si è parlato di Creative Commons, di licenze libere, e di libertà di panorama.
La Sicilia si conferma nel 2016 una Regione entusiasta del concorso fotografico, come testimonia il numero di Comuni aderenti, quest’anno aumentato considerevolmente. Grazie alla collaborazione di Ciro Spataro, dipendente del Comune di Palermo impegnato nell’innovazione ed esperto di open data, inoltre, la città metropolitana di Palermo ha aderito per la prima volta a Wiki Loves Monuments, mentre l’aiuto del gruppo OpenDataSicilia è stato indispensabile per creare la mappa aggiornata dei monumenti “liberati” su tutto il territorio nazionale.
Wiki Loves Monuments 2016 è iniziato il 1° di settembre e proseguirà fino al 30. Partecipare sia come fotografo che come istituzione è facile, basta seguire pochi semplici passaggi.
Negli anni, grazie al sostegno e alla collaborazione di centinaia di istituzioni pubbliche e private, che hanno scelto di partecipare per “liberare” moltissimi monumenti aderendo ai principi dell’open content, sono state caricate più di sessantamila fotografie di monumenti con licenza libera, mentre sono stati coinvolti oltre tremila tra fotografi professionisti e semplici appassionati e centinaia di istituzioni.