Il 2020 segna il venticinquesimo anniversario della sottoscrizione della Dichiarazione e Piattaforma d’azione di Pechino nell’ambito della quarta conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne. Il documento traccia un ambizioso percorso verso la parità di genere per tutti i Paesi sottoscrittori, che – a 25 anni dalla firma – hanno presentato relazioni su base nazionale in cui sono descritte le azioni intraprese per attuare la Dichiarazione e la Piattaforma.
La Dichiarazione, in particolare, definisce una tabella di marcia verso la parità di genere che si concretizza in interventi in 12 settori chiave, dall’eliminazione della povertà delle donne in tutto il mondo all’istruzione e formazione, dalla partecipazione delle donne nell’economia fino al benessere di ragazze e bambine.
Uno studio recentemente pubblicato dalla Federazione internazionale delle associazioni e istituzioni bibliotecarie (IFLA) ha evidenziato gli ambiti in cui i Governi, nei loro sforzi di attuazione, hanno coinvolto le biblioteche e sfruttato tutto il loro potenziale per raggiungere la parità di genere, ad esempio riducendo l’analfabetismo femminile, fornendo informazioni utili per combattere gli stereotipi negativi oppure offrendo strumenti per colmare il divario digitale.
Anche le nostre socie e wiki bibliotecarie si sono date da fare in questi anni promuovendo diverse iniziative volte a contrastare la discriminazione di genere e a mettere in luce il contributo che le donne hanno dato alla Storia.
“Negli scorsi anni abbiamo promosso diverse maratone di scrittura su Wikipedia in Toscana, in collaborazione con la Biblioteca di scienze sociali dell’Università di Firenze e Palazzo Strozzi”, ci hanno raccontato Silvia Bruni e Susanna Giaccai “Gli appuntamenti – organizzati con il supporto dello user group WikiDonne – hanno sempre avuto lo scopo di sensibilizzare gli utenti dei progetti Wikimedia, nuovi o esperti, verso il problema del divario di genere invitandoli ad arricchire o scrivere nuove voci dedicate alle donne sull’enciclopedia libera. Grazie alle fonti disponibili in Biblioteca, abbiamo lavorato su voci dedicate ad artiste e letterate di ogni epoca su cui ora tutti potranno reperire informazioni online. Rendere manifesto a tutti il ruolo delle donne enciclopediche significa riconoscere la loro importanza: un piccolo ma grande passo verso un maggiore empowerment”.
C’è poi chi addirittura si è attivato per mettere in luce, attraverso Wikipedia, l’apporto delle donne in settori in cui loro presenza non è nemmeno registrata dalla letteratura accademica o storiografica: si tratta della nostra socia bibliotecaria e docente presso l’Università di Genova Valentina Sonzini con il suo progetto sul Repertorio delle tipografe in Italia dal Cinquecento al Settecento.
Ci racconta Valentina “La volontà di ampliare il discorso storiografico anche in una dimensione di genere ha portato me ed altre colleghe – Roberta Cesana, Monica Galletti e Valentina Sestini, in particolare – a ricercare tracce del contributo delle donne in ambito editoriale e tipografico. Malgrado il nostro interesse, ci siamo scontrate con la difficoltà di reperire contenuti in grado di far emergere, con chiarezza e definitivamente, la presenza consistente delle donne in un universo ritenuto prevalentemente, se non addirittura esclusivamente, maschile. Il Repertorio nasce dunque con l’intento di dare finalmente spazio alle biografie e all’attività delle numerose tipografe che dal Cinquecento a tutto il Settecento hanno contribuito a rendere esemplare ed autorevole l’editoria italiana nel mondo”.
Il Progetto – che vede coinvolti anche i nostri soci Camelia Boban, Gregorio Bisso e Alessandro Marchetti – sarà sviluppato con la collaborazione degli studenti del corso di Storia del libro e delle biblioteche (Laurea magistrale DAFIS all’Università degli Studi di Genova) e di Storia del libro e dell’editoria modulo II (triennale DIRAAS all’Università degli Studi di Genova), coinvolti direttamente da Valentina in qualità di titolare delle due classi.
“Quest’anno sarà coinvolto un nutrito numero di allievi” ci racconta Valentina “Che inizieranno già questo mese un percorso di formazione su Wikipedia. Questo strumento di lavoro ci consentirà di proseguire le attività didattiche online in questo periodo di sospensione forzata e – al contempo – di non abbandonare la nostra sfida per la parità di genere”.
Anche a Salerno le bibliotecarie wikimediane del Centro Bibliotecario di Ateneo Tania Maio e Alessandra Boccone hanno deciso di proseguire le loro attività in questi giorni difficili per l’Italia e per le istituzioni culturali.
“Avevamo in programma per il 26 marzo una maratona di scrittura su Wikipedia dedicata alle donne della Resistenza, nel quadro della campagna internazionale WikiGap promossa da Wikimedia Svezia e dal Ministero degli Affari Esteri svedese: abbiamo deciso di non rimandare l’appuntamento e di gestire la maratona da remoto, dando la possibilità di partecipare a tutte le persone che in questi giorni sono a casa in isolamento per l’emergenza Coronavirus. In questo momento complicato per tutti crediamo sia ancora più importante valorizzare le esperienze coraggiose e dare voce alle tante partigiane che hanno lottato contro la dittatura nazi-fascista. Ognuno di noi oggi è chiamato a fare la sua parte e c’è più che mai bisogno di esempi positivi a cui ispirarsi.”
Forza ragazze!
Nell’immagine: Giovani attiviste alla Womens March di Philadelphia. Di Rob Kall, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons