“Un’esperienza che non dimenticherò” è così che Alice Vitali nella sua relazione conclusiva descrive i suoi dieci giorni in Armenia al WikiCamp estivo organizzato da Wikimedia Armenia, a cui ha potuto partecipare grazie a una borsa di partecipazione messa a disposizione da Wikimedia Italia.
Alice, studentessa universitaria che ha da poco iniziato il secondo anno di Informatica Umanistica a Pisa, ha appreso dell’esistenza dei WikiCamp in occasione di un’editathon in Toscana dove ha incontrato Luca Landucci, nostro socio di recente entrato a fare parte del Direttivo di Wikimedia Italia.
Alice ci racconta “devo dire che il mio primo pensiero è stato: darei qualsiasi cosa per andare in Armenia e lì scrivere su Wikipedia insieme a tanti ragazzi della mia età. Speriamo questo sogno diventi realtà, anche se mi sembra impossibile”…E invece il sogno è davvero diventato realtà e l’1 luglio Alice si è ritrovata su un volo diretto a Yerevan, dove la attendeva Susanna Mkrtchyan, fondatrice e presidente di Wikimedia Armenia.
Il Camp, in cui erano coinvolti più di 80 ragazzi dai 15 ai 19 anni provenienti quasi esclusivamente dall’Armenia e dalla Georgia, si è svolto a Tsaghkadzor, una località di montagna a meno di un’ora di distanza da Yerevan: “il viaggio in pullman per raggiungere la città è stato un po’ un trauma” racconta Alice “in molti già si conoscevano, quindi parlavano e cantavano a squarciagola canzoni tradizionali armene…E io mi sono sentita un po’ un pesce fuor d’acqua. Ma poi, nei giorni successivi è stato tutto in discesa: io mi sono sciolta, i ragazzi anche, e verso la fine parlavo perfino con chi non capiva una parola di inglese, a suon di gesti e sorrisi o urlando “targman!” (“traduttore!” in armeno) per richiedere supporto. Mi sono sentita accolta in una maniera incredibile da questi ragazzi così fieri ed entusiasti di essere stati selezionati per partecipare al Camp, così volenterosi, competitivi addirittura, così fieri del proprio Paese, della propria storia, delle proprie tradizioni. E anche così interessati a capire meglio me, quella italiana che risultava quasi pittoresca in un contesto del genere”.
Durante i dieci giorni di Camp i ragazzi si sono dedicati alla scrittura su Wikipedia, guidati dagli esperti di Wikimedia Armenia che li hanno seguiti passo per passo nel loro lavoro di stesura o traduzione di voci su argomenti a scelta: “quello che mi ha colpito” ci ha raccontato Alice “è stata la serietà di tutti i ragazzi, a prescindere dall’età: non si perdeva tempo, non ci si distraeva. Ognuno faceva il suo lavoro col sorriso e con tanta buona volontà, sentendosi fortunato per il semplice fatto di avere l’opportunità di partecipare ad un’iniziativa del genere”.
Non sono mancati i momenti ludici: ogni pomeriggio e ogni sera, dopo cena, ai ragazzi venivano proposte attività sportive o ricreative, da competizioni di logica, a tornei di ping pong e tiro alla fune, fino ad arrivare a una simulazione di combattimento corpo a corpo tenuta dai militari dell’esercito armeno .
“Addirittura, alcune sere arrivava al Camp una cantante armena dell’Opera che, in mio onore” ci ha raccontato Alice “ha fatto imparare a tutti i ragazzi la canzone “L’italiano” di Toto Cutugno. Non potete immaginare che risate mi sono fatta a sentire cantare a squarciagola 80 ragazzi armeni: “Sono un italiano, un italiano vero”.
“Il Camp è stato per me indimenticabile” conclude Alice “In soli dieci giorni siamo riusciti ad instaurare un legame incredibile, il tutto a partire dalla scrittura su Wikipedia. Scrivere sull’enciclopedia libera mi ha dato la possibilità di imparare tante cose sugli argomenti più disparati e grazie a questa esperienza, oltre alla conoscenza di un sacco di nozioni, sono riuscita a portarmi a casa anche tanti nuovi amici.”
Grazie Alice di averci fatto vivere questa avventura con te!
Nell’immagine: Alice Vitali al WikiCamp in Armenia. Foto di Sargis Ghazaryan, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons