Si è da poco conclusa l’esperienza formativa sui progetti Wikimedia e OpenStreetMap del Liceo Scientifico, Classico e delle Scienze Umane “B. Cavalieri” di Verbania: un percorso di otto ore di formazione per gli studenti e cinque ore per i docenti con l’obiettivo di comprendere meglio i meccanismi di funzionamento dell’enciclopedia libera e degli altri progetti collaborativi e dotarsi degli strumenti per iniziare a contribuire.
Le ragioni che hanno spinto l’Istituto ad ospitare questa iniziativa ce li ha spiegati la Prof.ssa Chiara Tosi, docente a Verbania e referente del progetto per il Team Digitale: “Wikipedia è conosciuta e utilizzata sia dagli studenti sia dai docenti per introduzioni e ricerche sui temi di studio o insegnamento. A fronte di una sostanziale fiducia in merito alla validità di quanto è scritto, di tanto in tanto emergono i dubbi sull’effettiva correttezza di quanto si legge e, in generale, sono davvero poche le persone davvero consapevoli di come funzioni questo strumento. Poiché per una scuola è fondamentale avere e fornire strumenti critici, abbiamo deciso di dare ai nostri alunni e professori l’opportunità di “guardare dietro le quinte” dei progetti collaborativi.”
E così è iniziato il viaggio dentro i wiki del “Cavalieri”, sotto la guida esperta di Dario Crespi, nostro socio e assiduo contributore dei progetti. “Dopo una introduzione teorica” – ci ha raccontato Dario – “Abbiamo subito iniziato a testare sul campo le nozioni apprese: non solo al computer con Wikipedia ma anche all’aperto, mappando su OpenStreetMap l’area nei dintorni della scuola tramite l’uso di FieldPapers”.
L’attività con OSM all’aperto è stata particolarmente apprezzata dagli studenti, che hanno potuto registrare con facilità sulla mappa libera elementi che ben conoscono e che caratterizzano il loro mondo quotidiano come, ad esempio, la segnaletica stradale, le panchine, gli alberi e i percorsi pedonali intorno alla scuola.
“Si tratta di un’ottima alternativa alle classiche lezioni frontali per insegnare agli alunni ad orientarsi e a descrivere con strumenti professionali il proprio territorio” – dice Dario – “La possibilità di partecipare allo sviluppo di un progetto grande come il mondo in modo semplice, a partire dal proprio quartiere, consente di sentirsi immediatamente gratificati.”
Una sensazione che anche i docenti hanno provato; come ci ha raccontato la Prof.ssa Tosi, “mi ha colpito questa grande libertà per cui, sui progetti Wikimedia e OpenStreetMap, chiunque può agire in prima persona e fare la differenza anche con un contributo minimo, ma che diventa significativo insieme a quello degli altri.”
Questa consapevolezza spesso non arriva subito; come aggiunge Dario, “per alcune persone la cosa più difficile da comprendere è proprio la libertà di Wikipedia: se tutti possono modificare, come faccio a essere sicuro che le informazioni siano corrette? Fortunatamente l’uso delle fonti e il fatto stesso che chiunque possa intervenire anche per controllare e revisionare il lavoro degli altri consentono di arginare questo problema. A Verbania, molti docenti se ne sono accorti, anche con un po’ di meraviglia.”
Nel nuovo anno sono già previste sessioni di formazione per le altre classi della scuola a cura degli studenti e dei docenti che hanno seguito il corso: un modo per valorizzare ulteriormente questa esperienza, rendendola ancora più condivisa e collaborativa.
E come si chiede al termine di ogni viaggio, abbiamo chiesto a chi lo ha intrapreso se lo avrebbero consigliato anche ad altri istituti: inutile dire che la risposta è stata sì!
Nell’immagine: L’ottocentesco Imbarcadero Vecchio a Verbania-Intra, sul Lago Maggiore. Di G.dallorto, pubblico dominio, via Wikimedia Commons