Gli utenti di Wikipedia sono fra i principali consumatori al mondo di pubblicazioni scientifiche: si pensi che l’enciclopedia libera è tra i primi dieci principali canali di accesso a paper accademici pubblicati in rete, che vengono utilizzati come fonti per la redazione delle voci.
Tuttavia, le opere scientifiche citate nelle pagine di Wikipedia sono spesso pubblicate con licenze chiuse: questo fa sì che siano raggiungibili ma non consultabili, se non a pagamento, né liberamente riutilizzabili.
Per aiutare a superare questo ostacolo Wikimedia Italia, in particolare il socio ed ex membro del direttivo Federico Leva, ha intrapreso nel 2017 un’iniziativa volta a rendere accessibili a chiunque senza limitazioni il maggior numero di fonti presenti a piè di pagina nelle voci di Wikipedia.
Federico ha contattato via e-mail migliaia di autori invitandoli a depositare con licenza aperta le proprie pubblicazioni che risultano non disponibili ma archiviabili, suggerendo l’uso di Dissemin, una piattaforma che indicizza varie fonti e permette di depositare i documenti in archivi aperti (come, ad esempio, Zenodo) senza dover compilare manualmente i metadati.
L’iniziativa ha raggiunto un grande successo: oltre 3000 pubblicazioni scientifiche sono state rilasciate con licenza libera (uno dei risultati più eclatanti del nostro 2017 sul fronte dei rapporti con le università) e molti ricercatori, stimolati dalla campagna, hanno preso contatto con Wikimedia Italia per approfondire il tema dell’open access.
Il lavoro dell’associazione non si ferma qui: anche nel 2018 lavoreremo per sensibilizzare ricercatori, docenti e studenti universitari sul tema dell’accesso aperto.
Vuoi saperne di più? Contattaci all’indirizzo ricerca@wikimedia.it!
Nota: Questa iniziativa è stata promossa sul sito web di ROARS – Return on Academic Research e sul blog di Open Knowledge International grazie a Michele Marchetto, nostro socio e autore dei due articoli.
Nell’immagine: La Sala dei Ricercatori della Biblioteca Marucelliana a Firenze. Di Sailko (opera propria), CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons