Il primo febbraio inizia la nuova edizione di Wiki Loves Folklore, il concorso fotografico organizzato su Wikimedia Commons per documentare le tradizioni popolari di ogni parte del mondo.
Festival folk, danze popolari, piatti e abiti tradizionali, canti, leggende e artigianato. Sono tutti temi che possono essere indagati e raccontati nel corso del mese su Wikimedia Commons. Si possono caricare foto recenti o di archivio, scattate durante la propria festa di paese o nel corso di un viaggio esotico, magari prima della pandemia.
Ci sono anche dei premi per i vincitori del concorso, che vanno dai 400 ai 100 dollari per i primi tre classificati a livello internazionale e dai 150 € ai 50 € in voucher per quelli italiani. Il concorso è organizzato in Italia da WikiDonne.
Le tradizioni italiane
Negli anni scorsi le Filippine hanno regalato scatti variopinti e dinamici al concorso, facendola da padrone, ma anche l’Italia potrebbe avere molto da offrire. Il carnevale di Venezia o di Ivrea, i Mamuthones sardi, ma anche il palio di Siena e i carretti siciliani sono tutte tradizioni popolari italiane più o meno note al resto del mondo, che aspettano di essere raccontate.
Per lasciarsi ispirare nella selezione delle proprie foto, ecco i vincitori dell’anno scorso. C’è tempo fino al 28 febbraio per presentare i propri scatti.
Femminismo e folclore
Una tradizione più recente che si rinnova quest’anno è la maratona su Wikipedia tra febbraio e marzo per documentare le tradizioni che vedono coinvolte le donne nel mondo. Per partecipare a Feminism and Folklore si possono scrivere voci su artiste popolari, eroine leggendarie, danze, canti e attività che vedono protagoniste le donne. L’obiettivo è di raccontare di più il ruolo delle donne anche nello sviluppare e tramandare le tradizioni popolari.
Anche in questo caso ci sono dei premi in palio per gli editor migliori, dai 300 ai 100 dollari. Scopri come partecipare all’edizione italiana. C’è tempo fino al 31 marzo per scrivere la propria voce.
Nella foto: Pintaflores Queen, di Francisco Pajares, Jr., CC BY-SA 4.0, attraverso Wikimedia Commons