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Il progetto GLAM del Museo Galileo

Ospitiamo nel nostro blog il contributo di Stefano Casati e Camilla Rotoli del Museo Galileo, che ci raccontano i principali traguardi raggiunti nel quadro del percorso di collaborazione con Wikimedia Italia, volto a portare in rete sui progetti Wikimedia il patrimonio dell’istituzione e a formarne il personale.

Il web non ha rivoluzionato soltanto l’accesso all’informazione, ma ha creato anche i presupposti per la realizzazione di moderni prodotti culturali, affermando nuovi canoni di condivisione e collaborazione. Per questo motivo il Museo Galileo propone da anni modelli di pubblicazione centrati sulla valorizzazione dei beni culturali non circoscritti alla mera riproposizione online di documenti. Le collezioni digitali del Museo Galileo sono strutturate per essere consultabili sia in ambiente di ricerca, sia a livello divulgativo per offrire all’utente varie modalità di lettura.
Il percorso intrapreso ha condotto nel 2009 all’adesione ai progetti Wikimedia con la cessione dei diritti di circa 390 contenuti digitali relativi a biografie di scienziati italiani originariamente pubblicati nella Mostra virtuale Mille anni di scienza in Italia.

Successivamente, nel 2016, è stata attivata una nuova cooperazione in cui il Museo ha beneficiato per due mesi di un ‘Wikipediano in Residenza’ che ha dato vita al progetto GLAM/Museo Galileo, esperienza che ha coinvolto tutti i settori della nostra istituzione.
Il lavoro si è sviluppato in tre fasi: la liberazione di contenuti pubblicati nel sito web del Museo (risorse di interesse storico scientifico selezionate per implementare la raccolta enciclopedica di Wikipedia e di Wikimedia Commons); la revisione del lavoro fatto in precedenza e, infine, la formazione del personale museale.
I documenti sono stati rilasciati con licenza libera seguendo un preciso processo, che prevede l’associazione a un ticket OTRS (Open-source Ticket Request System), la copia del testo con parziali modifiche per “wikificarli” e l’inserimento in Wikipedia con tutti i riferimenti alla fonte di origine. In tutto sono state create o implementate 388 voci in italiano e 57 in inglese.

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Astrolabio di Thomas Gemini. Di Thomas Gemini/Museo Galileo (Opera propria), CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Sono stati inoltre concessi una serie di video inerenti alla collezione museale e numerose immagini a corredo iconografico delle voci. Tutte le immagini e video (esempio di Video: Sfera del Santucci) sono riuniti sotto la “Categoria: Museo Galileo”.
Tra le più recenti occasioni di sinergia tra il Museo e i progetti Wikimedia la mostra virtuale Giovanni Fabbroni (1752-1822) e le sue carte: proposte di lettura per un archivio digitale, che ha dato occasione non solo di verificare e completare la voce biografica di Giovanni Fabbroni su Wikipedia, ma anche di creare una voce sulla Nuova Accademia del Cimento.
Un ulteriore aspetto interessante riguarda il recente coinvolgimento degli studiosi che frequentano il nostro Istituto, che hanno lavorato alla realizzazione o traduzione in varie lingue di voci, come ad esempio la voce “Museo Galileo” in greco.

Il Museo Galileo ha deciso di adottare la filosofia wiki per rafforzare il suo impegno nella valorizzazione e diffusione della cultura scientifica e intende proseguire questo promettente modo di “proporre cultura”.
La collaborazione proseguirà in particolare con la Biblioteca del Museo – con l’implementazione della banca dati Wikidata, connessa a Wikipedia (inserimento di nuove proprietà o modifica di alcuni valori con le relative fonti) –  e con la Biblioteca Digitale, con la produzione di risorse utilizzabili nell’ambiente wiki.

Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi del nostro lavoro!

Stefano Casati e Camilla Rotoli, Museo Galileo

Per maggiori informazioni sul progetto si veda anche l’articolo pubblicato all’interno del Vol. 35 (luglio – agosto) di Biblioteche Oggi.

Nell’immagine in alto: La sala delle macchine elettrostatiche del Museo Galileo. Di Museo Galileo (Opera propria), CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons