Giovedì 14 marzo a Milano presso il Palazzo delle Stelline si terrà l’evento “Strategie digitali per la scuola”. Abbiamo intervistato Luigi Catalani, coordinatore nazionale didattica per Wikimedia Italia e relatore al convegno, che alle 16:30 condurrà il workshop “Wikibooks in classe: creare risorse educative aperte in maniera collaborativa”
Che cos’è WikiBooks e perché a tuo avviso può essere uno strumento utile in classe?
WikiBooks è uno dei tredici progetti promossi da Wikimedia Foundation. Proprio come Wikipedia, Wikisource, Wikiquote, ecc. è multilingue, redatto collaborativamente da utenti volontari e si caratterizza per ospitare contenuti aperti e liberamente riutilizzabili.
Wikibooks, in particolare, è una piattaforma che raccoglie e-book dal contenuto didattico, come libri di testo, manuali e libri commentati.
WikiBooks può essere utilizzato con profitto a scuola come strumento per coinvolgere gli studenti in un processo di co-produzione di contenuti, che preveda lo sviluppo di risorse più strutturate rispetto alle voci Wikipedia.
Raccontaci qualche esperienza concreta di utilizzo di questo progetto a scuola: quali sono stati i risultati?
Un’esperienza che segnalo sempre con piacere, anche perché continua a distanza di anni a suscitare l’interesse della stampa e dei docenti è il wikibook sul cyberbullismo realizzato nel 2016 dagli studenti di una classe prima del Liceo delle scienze umane “E. Gianturco” di Potenza. Gli alunni, guidati dai loro insegnanti, hanno seguito un percorso di approfondimento sul tema, consultando fonti in biblioteca e in rete e analizzando l’argomento da molteplici punti di vista: linguistico, normativo, psico-sociale, tecnologico.
Il risultato di questa grande ricerca collettiva è confluito nel wikibook condiviso, che resta accessibile in rete e che potrà essere riutilizzato e persino ampliato da altri utenti in futuro.
L’esperienza ha avuto un successo tale che l’anno seguente un’altra classe prima della stessa scuola ha realizzato un altro wikibook sul metodo di studio, con l’obiettivo di interrogarsi e far riflettere i propri coetanei sui migliori percorsi da seguire per l’apprendimento delle varie discipline.
Wikibooks si presta anche ad accogliere lavori più complessi come, ad esempio, il manuale universitario di filosofia dell’informatica prodotto in maniera condivisa nell’arco di tre anni da circa 120 studenti dell’Università di Salerno.
In che modo, a tuo avviso, WikiBooks ha cambiato le dinamiche di classe? Quali sono stati gli impatti più evidenti sui docenti e sugli alunni?
A mio avviso, i docenti hanno innanzitutto apprezzato l’opportunità di lavorare su una piattaforma agile e flessibile, dove è possibile modulare i contenuti e produrli anche con il supporto di volontari esterni al gruppo classe.
Un altro vantaggio è la possibilità di integrare in maniera fruttuosa risorse cartacee e digitali, come ha spiegato la prof.ssa Curci del Liceo Gianturco sulla rivista specialistica Bricks.
Dal canto loro, gli alunni si responsabilizzano e imparano a lavorare insieme in un contesto di didattica attiva in cui possono acquisire le conoscenze, metterle in pratica e condividerle in un ambiente collaborativo al contempo fisico (il contesto classe) e digitale (la piattaforma online).
Si crea un clima di collaborazione reale, quasi di complicità tra docenti e studenti, basato sulla condivisione degli strumenti e degli obiettivi.
Quali sono dunque le competenze che può sviluppare o migliorare uno studente grazie all’uso di WikiBooks?
Oltre a favorire lo sviluppo di una serie di soft skills e competenze trasversali (collaborazione, comunicazione, creatività, problem solving), l’utilizzo didattico di Wikibooks consente agli studenti di acquisire consapevolezza sul processo di costruzione di un libro di testo: le scelte che implica il processo di scrittura, la cura dello stile e dell’efficacia comunicativa, la compiutezza dei contenuti, la coerenza dell’insieme.
Perché consiglieresti a un docente di adottare WikiBooks?
Perché è una piattaforma che consente di coinvolgere la classe in un’attività laboratoriale di apprendimento attraverso la pratica (learning by doing) orientata alla realizzazione di un progetto (project-based learning) gestito in maniera collaborativa e che implica la produzione di contenuti mediamente complessi.
Ma non solo: WikiBooks rappresenta un’opportunità reale per scrivere insieme agli studenti risorse educative autonome, strutturate e libere di essere arricchite e ri-utilizzate da tutti.
In che modo un progetto come WikiBooks può essere utile a una biblioteca scolastica?
Un contenuto prodotto in modalità collaborativa su Wikibooks può sicuramente entrare a far parte del carnet di risorse digitali free che una biblioteca scolastica innovativa mette a disposizione della comunità scolastica.
I vantaggi di questa operazione sono molteplici: integrare le risorse prodotte dall’editoria professionale con risorse create a scuola, stimolare la produzione di contenuti simili in altre classi o nelle scuole collegate in rete, favorire l’uso consapevole delle risorse digitali e delle licenze d’uso dei contenuti online.
Per il fatto stesso di offrire a studenti, docenti e famiglie libri cartacei e risorse digitali senza soluzione di continuità, la biblioteca scolastica innovativa è l’ambiente ideale dove creare e-book in modalità wiki.
Grazie Luigi, ci vediamo al Convegno Stelline Scuola!
Clicca qui per iscriverti ai workshop, tutti gratuiti e che prevedono il riconoscimento dei crediti formativi per i docenti che vi prenderanno parte.
Nell’immagine: studenti al lavoro sui progetti Wikimedia. Foto di Niccolò Caranti, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons