Venerdì 4 ottobre la Sala Principi d’Acaja dell’Università degli Studi di Torino ha ospitato la terza edizione del Torino Mapping Party, la maratona di raccolta e caricamento di dati su OpenStreetMap promossa da Wikimedia Italia, 5T e ITHACA – con il patrocinio della Città di Torino.
Anche quest’anno l’evento ha registrato il tutto esaurito, con 40 persone coinvolte nelle attività di mappatura, “novellini” ed esperti, che hanno apportato complessivamente più di 3.300 modifiche al grande database libero, inserendo informazioni relative ai principali musei cittadini.
L’edizione 2019 dell’iniziativa – a cui ha partecipato anche il nostro coordinatore OSM per il Piemonte, Marco Brancolini – si è infatti concentrata sulla raccolta di dati relativi all’accessibilità dei luoghi della cultura e ha visto coinvolti tre importanti poli culturali del capoluogo piemontese, che hanno accettato di ospitare i mappatori e condividere dettagli sulle loro strutture: il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema e i Musei Reali.
Grazie a questa importante collaborazione, i partecipanti all’evento hanno potuto svolgere attività di mapping outdoor, registrando su OpenStreetMap informazioni per chi desidera raggiungere i musei cittadini – attraversamenti pedonali, parcheggi per i disabili, rampe e semafori (indicando se sono dotati o meno di segnalazione acustica) – ma anche di mappatura indoor degli spazi museali, primo caso in Italia.
Muniti di cellulari, rilevatori GPS e fogli Fieldpapers i mappatori “all’aria aperta” hanno potuto registrare su OSM circa 8 km di elementi stradali, 9 fermate di bus e oltre 50 elementi puntuali relativi a incroci e attraversamenti pedonali, oltre ad aggiornare più di 260 parametri di accessibilità sulla piattaforma Wheelmap, basata su OSM e dedicata alla registrazione di percorsi più o meno adatti alle persone in sedia a rotelle.
Anche grazie al supporto di mappe e planimetrie fornite dai Musei coinvolti nell’iniziativa, i mappatori indoor hanno invece potuto registrare sulla mappa libera dati relativi alle aree comuni dei diversi poli culturali (servizi, biglietteria, bookshop), alle opere custodite, alle dotazioni di sicurezza (estintori fissi, manichette antincendio) e ai diversi supporti per i visitatori, come mappe e modelli tattili o piante illustrative dei diversi piani.
Non ci resta che attendere la prossima edizione del Torino Mapping Party….Ovviamente continuando a mappare su OSM per ingannare l’attesa!
Nell’immagine: Foto di gruppo all’edizione 2019 del Torino Mapping Party. Di Andrea Pellegrini, CC BY-NC