Sappiamo che trovare o non trovare le informazioni online può fare la differenza, e che il turismo e l’economia sono fortemente influenzati da questo, ma non potevamo sapere che migliorare le voci di Wikipedia potesse contribuire a produrre un aumento sull’indotto turistico stimato al 9%.
Lo ha dimostrato un gruppo di ricercatori di vari istituti, tra cui il Centre for European Economic Research (ZEW) che ha reso noto a giugno 2017 uno studio sull’impatto che Wikipedia può produrre sull’economia locale.
Lo studio è il risultato di un esperimento sul campo condotto nel 2014 sulle voci di Wikipedia in varie lingue. A varie pagine che trattano delle città spagnole, scelte in modo casuale, sono state aggiunte informazioni che non erano già presenti. I ricercatori sono poi andati a misurare la variazione dell’affluenza turistica negli stessi luoghi, basandosi sui dati delle permanenze negli alberghi. Lo studio si è concentrato sui comuni di media grandezza, prendendo in considerazione le presenze mensili e le nazionalità dei turisti, ed è risultato che l’aumento del turismo prodotto è stato in media del 9%, una percentuale molto alta che nessuno si sarebbe immaginato.
Da notare che i contenuti inseriti su Wikipedia erano neutrali e non concepiti a scopo “promozionale”: le voci, in varie lingue e scelte casualmente, sono state ampliate e migliorate seguendo le linee guida dell’enciclopedia, aggiungendo testi e foto e per lo più traducendo i contenuti già presenti nell’edizione in spagnolo o in inglese di Wikipedia. Gli argomenti erano in generale quelli più ricercati e letti dai turisti, come i monumenti, i luoghi di interesse e la cultura, contenuti leciti e accettabili che semplicemente nessuno aveva ancora inserito in quelle voci.
Infatti, le voci di Wikipedia sono scritte in 295 lingue e, contrariamente a quanto molti pensano, non sono in genere frutto di traduzioni da una lingua all’altra, ma vengono sviluppate in maniera indipendente dagli utenti all’interno di una stessa comunità linguistica. E’ dunque normale che i contenuti di voci sullo stesso soggetto in diverse lingue possano variare: alcune saranno più complete, altre meno, altre ancora saranno inesistenti perché nessun utente le ha ancora inserite.
Come ci si può aspettare, i risultati migliori sono stati raggiunti nell’esperimento ampliando le voci che erano più brevi e contenevano scarsi dettagli. Questi comuni hanno visto aumentare la propria affluenza turistica anche del 28%, mentre per le città che avevano voci già molto lunghe, relativamente complete e dettagliate non si è registrato un aumento significativo.
Tenuto conto che la spesa media di un turista in Spagna è di 101 €/giorno, lo studio – grazie al miglioramento di 240 voci relative a 60 città – ha portato ben 160mila € in più nelle casse dell’industria turistica spagnola. Un eccellente rapporto costi benefici, tenendo conto che per migliorare le voci sono bastate solo alcune decine di ore di lavoro.
Le implicazioni di questo studio – il primo nel suo genere a misurare in modo oggettivo l’impatto di Wikipedia e dei contenuti generati dagli utenti sull’economia reale – sono molto rilevanti, specie se verranno confermate da altri studi e in diversi contesti geografici, come ad esempio quello italiano.
Risulta in effetti sempre più evidente che la libera circolazione delle informazioni e dei contenuti culturali sia un fattore chiave per l’economia e per la società. Wikipedia distribuisce i propri contenuti con una licenza libera che permette a chiunque di usarli e ridistribuirli, per qualsiasi scopo: senza tale licenza, l’enciclopedia non si sarebbe sviluppata fino a diventare la maggiore risorsa di consultazione del web e il quinto sito più visitato al mondo.
Un primo suggerimento che ci sentiamo di offrire ai comuni italiani, ma anche alle istituzioni culturali del nostro Paese quali musei e archivi, è di pubblicare sistematicamente i propri contenuti con una licenza libera compatibile con Wikipedia (CC0, CC BY o CC BY-SA). Se ciò non avviene e nei loro siti web permane l’avvilente dicitura “tutti i diritti riservati”, non sarà possibile condividere o diffondere i loro contenuti in alcun modo, cadendo vittima di una concezione rigida e superata del diritto d’autore. Se invece i contenuti sono contrassegnati con la licenza libera potranno essere riutilizzati su Wikipedia e altri progetti Wikimedia come Wikivoyage, ampliando notevolmente il pubblico potenzialmente raggiungibile.
Il secondo suggerimento è coinvolgere la comunità degli utenti nel miglioramento delle voci: nessuna agenzia di “reputation management” o web marketing è ammessa su Wikipedia e la comunità dei wikipediani è estremamente attenta a contrastare i tentativi meramente promozionali (cancellando i contenuti e bloccando gli utenti che non rispettano le linee guida). La soluzione più semplice (e anche la più conveniente) è agire con trasparenza. Esistono varie pagine di discussione in cui è possibile avvisare i wikipediani che sono stati resi disponibili dei nuovi contenuti con licenza libera (come le pagine del sito web di un comune), agevolando il trasferimento dei contenuti stessi da parte dei volontari wikipediani. È inoltre possibile promuovere progetti nelle scuole e nelle università, che coinvolganogli studenti in un’attività di miglioramento delle voci sul proprio territorio e sui beni culturali: i soci di Wikimedia Italia hanno già collaborato con successo a numerosi di questi progetti.
Terzo suggerimento: dal momento che anche le immagini – come quelle dei monumenti – contribuiscono a migliorare il contenuto informativo delle voci, è utile che siano messe a disposizione con licenza libera più foto del patrimonio artistico e architettonico. Una percentuale ancora elevata di comuni italiani non ha alcuna foto su Wikipedia. Un buon modo per ottenere immagini di qualità è partecipare a Wiki Loves Monuments , autorizzando la riproduzione dei beni di competenza per l’edizione 2017 del grande concorso fotografico aperto a tutti.
Wikimedia Italia è da sempre impegnata sul fronte della libera diffusione della cultura attraverso le licenze libere e in particolare della valorizzazione dei beni culturali, anche grazie a numerose partnership con associazioni, scuole ed enti territoriali e culturali. La battaglia per la libera diffusione dei contenuti culturali – come le foto dei monumenti – è tuttora in corso, sia a livello nazionale sia europeo, e ci vede in prima linea. Ora i comuni italiani hanno un incentivo in più per aggiungersi a questo fronte.
Per approfondimenti: http://marit.hinnosaar.net/wikipediamatters.pdf
Nell’immagine: Il Castello Federiciano di Melfi, scatto vincitore di Wiki Loves Basilicata 2016. Foto di Aldo Montemarano (opera propria), CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons