Ogni anno, dal 1951, nei primi mesi dell’anno l’Italia intera rivolge la propria attenzione verso un evento canoro ricco di musica e tanti, tantissimi fiori: il Festival di Sanremo. Questo si riflette, ovviamente, anche nelle ricerche su Wikipedia. Grazie al lavoro del volontario Oltrepier, ripercorriamo il febbraio degli italiani e degli argomenti che hanno acceso la loro curiosità: ecco a voi la lista delle 10 voci più lette su Wikipedia a febbraio 2025, con il numero di visite e un commento per ogni voce. Spoiler: c’è solo una voce che non ha a che fare con Sanremo, nella nostra top ten!
Ad aprire la classifica è l’ormai più che noto cantautore maremmano. Lungo il mese di febbraio, è riuscito a trasformare in realtà il sogno che Carlo Verdone aveva immaginato per lui nell’ultima stagione della serie Vita da Carlo. Lo scenario è lo stesso, quello del Festival di Sanremo, ma con dettagli e protagonisti diversi: il direttore artistico era un altro Carlo e Volevo essere un duro il brano proposto in gara. L’artista ha concluso la rassegna al secondo posto, dietro soltanto ad Olly, aggiudicandosi il Premio della Critica “Mia Martini”, e impressionando il pubblico italiano anche nella serata delle cover, dove, insieme a Topo Gigio, ha interpretato il brano Nel blu, dipinto di blu, di Domenico Modugno (1958). Inoltre, Corsi ha ottenuto il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025, in programma a Basilea dal 13 al 17 maggio, in seguito alla rinuncia dello stesso Olly.
Solo il mese da favola del collega e amico Lucio Corsi ha impedito al cantautore genovese di conquistare la cima della nostra classifica, dopo aver trionfato al Festival di Sanremo, a cui ha preso parte per la seconda volta in carriera. Se nel 2023 era arrivato 24° con Polvere, questa volta Olly è arrivato primo in classifica con il brano Balorda nostalgia. Durante la serata delle cover della kermesse, l’artista si è esibito con Goran Bregović e la sua Wedding and Funeral Orchestra in una rivisitazione de Il pescatore, canzone di Fabrizio De André (1970). Pur avendo ottenuto il diritto di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025, Olly ha deciso di rinunciare all’opportunità, in modo da dare priorità ai propri impegni dal vivo; al suo posto, sarà proprio Corsi a vestire il ruolo di nostro “portabandiera” in Svizzera.
Proprio come successo un anno fa, la nostra classifica mensile è stata (quasi) completamente monopolizzata dal Festival della canzone italiana, tenutosi nella ”Città dei fiori” dall’11 al 15 febbraio. La kermesse ha visto la vittoria di Settembre, con il brano Vertebre, nella categoria “Nuove Proposte”, mentre a trionfare nella categoria “Campioni” è stato Olly, che ha poi ceduto il diritto di partecipare all’Eurovision Song Contest a Lucio Corsi. La serata finale dell’edizione di quest’anno é stata vista in media da più di 13 milioni di persone (pari al 72,7% di share), saliti a quasi 13 milioni e mezzo (73,1% di share) considerando la “total audience”.
Anche la supermodella italiana ha contribuito attivamente al dominio del Festival su questa classifica, nel suo caso in qualità di co-conduttrice sia della seconda serata, sia della finale. La presenza di Balti ha assunto una forte carica simbolica ed emotiva, essendo una delle sue prime apparizioni pubbliche da quando aveva iniziato la chemioterapia antineoplastica, resa necessaria da una diagnosi di cancro ovarico al terzo stadio nel settembre del 2024. La top model si era già sottoposta a un intervento di mastectomia bilaterale preventiva nel dicembre del 2022, avendo scoperto di essere portatrice di una variante del gene BRCA1, le cui mutazioni, spesso trasmesse di madre in figlia, espongono a un maggior rischio sia di tumori ovarici, sia di carcinomi mammari.
Anche il cantautore calabrese si è cimentato per la prima volta in carriera con il palco del Teatro Ariston, presentando a Sanremo il brano dedicato alla figlia Fiammetta L’albero delle noci, che gli è valso il terzo posto sul podio, nonché il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Nella serata delle cover della kermesse, l’artista ha proposto, insieme a Riccardo Sinigallia e Dimartino, una reinterpretazione di L’anno che verrà, di Lucio Dalla (1979), dedicando quindi l’esibizione al collega Paolo Benvegnù, scomparso il 31 dicembre 2024. L’albero delle noci è anche il titolo del sesto album in studio dell’artista, pubblicato lo scorso 14 febbraio durante la settimana del Festival e prodotto in collaborazione con Riccardo Sinigallia.
Dopo l’inaspettato successo raggiunto nel 2024 grazie al singolo Baccalà, quest’anno l’artista barese è tornata in gara al Festival di Sanremo con il brano Anema e core, a dieci anni di distanza dalla sua ultima partecipazione nella categoria “Nuove proposte”. Durante la serata delle cover, Brancale ha anche duettato con Alessandra Amoroso sulle note di If I Ain’t Got You, brano del 2004 di Alicia Keys; infine, ha concluso la kermesse al 24° posto.
Reduce dal ruolo di giudice svolto nell’ultima edizione del talent show X Factor, l’artista ha partecipato per la quarta volta in carriera a Sanremo, con il brano Incoscienti giovani, arrivando settimo nella classifica finale. Nella serata delle cover, invece, Lauro ha duettato con Elodie, a sua volta in gara con Dimenticarsi alle 7: i due hanno riproposto un medley di A mano a mano, di Riccardo Cocciante (1978) e Folle città, di Loredana Bertè (1979). Già durante la settimana sanremese, il cantautore ha annunciato di essere al lavoro su un nuovo album, che dunque arriverebbe a quattro anni dal suo precedente progetto in studio, Lauro.
In procinto di festeggiare con un tour speciale i trent’anni di Come saprei, brano con cui aveva vinto il Festival di Sanremo nel 1995, la cantante romana ha calcato per la sesta volta in carriera il palco del Teatro Ariston, questa volta con La cura per me, canzone scritta insieme agli artisti Blanco e Michelangelo. Pur avendo concluso il Festival al sesto posto, Giorgia è stata la vincitrice del Premio TIM e della serata cover in cui, insieme ad Annalisa, ha interpretato il brano Skyfall di Adele.
Anche lei al debutto assoluto al Festival, l’artista di Desenzano del Garda trapiantata a Milano ha presentato Eco, posizionatasi al ventesimo posto nella classifica finale. Nella serata delle cover della kermesse, invece, Thiele ha proposto insieme a Frah Quintale una rivisitazione del brano Che cosa c’è, scritto da Gino Paoli e inciso dallo stesso e da Ornella Vanoni nel 1963. La partecipazione a Sanremo ha anticipato il secondo album in studio dell’artista, Joanita, pubblicato lo scorso 21 febbraio, e arrivato a quasi sette anni dal suo progetto d’esordio, Tango.
L’unica vera eccezione al monopolio esercitato da Sanremo e dagli artisti che l’hanno popolato è quella del Santo Padre (anche se, a dire il vero, un suo videomessaggio, dedicato alla tutela dei bambini colpiti dalle guerre, è stato trasmesso durante la prima serata del Festival). L’attenzione intorno alla voce di Papa Francesco è stata dovuto al suo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, avvenuto lo scorso 14 febbraio, a causa di un’infezione polimicrobica che ha poi portato allo sviluppo di una polmonite bilaterale.
Immagini:
Lucio Corsi (Mar 2020) (cropped) di France3c0, CC BY-SA 2.0, da Wikimedia Commons
Pope Francis Korea Haemi Castle 19 di Korea.net, CC BY-SA 2.0, da Wikimedia Commons