Wiki Loves Monuments è il grande concorso fotografico per la valorizzazione del patrimonio culturale. Grazie a chi ha partecipato e supportato la competizione in questi anni, oltre 125.000 scatti di monumenti italiani sono oggi pubblicati con licenza libera su Wikimedia Commons e andranno ad illustrare le voci di Wikipedia.
Dietro a questo grande risultato ci sono tante piccole storie di persone che hanno deciso di “liberare” insieme a noi la bellezza del nostro territorio. In attesa di conoscere i vincitori dell’edizione 2018 ve le raccontiamo qui sul nostro blog.
Siamo in linea con il vincitore di Wiki Loves Monuments 2017, Francesco Cavallari. Come hai conosciuto WLM e cosa ti ha spinto a partecipare al concorso?
Ho conosciuto la competizione grazie alla mia città, Comacchio. Mi sono imbattuto nella fotografia scattata al Casone di pesca Serilla da Vanni Lazzari che ha trionfato nell’edizione 2015, l’ho trovata molto bella e ho pensato: perché non ci provo anche io? In fondo vivo in un territorio ricchissimo di beni culturali autorizzati per il concorso (NdR: l’Emilia-Romagna) e di scorci da immortalare. Così ho tirato fuori la mia macchina fotografica, sono uscito e ho iniziato a scattare.
E sei arrivato primo in Italia e decimo a livello globale! Ti aspettavi di vincere?
Assolutamente no! Era il primo anno che prendevo parte alla competizione e avevo caricato un po’ di fotografie ma non tantissime. Trionfare con un bianco e nero poi, mi sembrava proprio improbabile. Pensa che non ho invitato nemmeno un amico o un familiare alla premiazione a Milano perché ero certo di non aver vinto nulla e…mi sono ritrovato a ritirare il riconoscimento più alto.
Raccontaci qualcosa della fotografia vincitrice: quando l’hai scattata?
Si tratta di uno scatto che avevo già in archivio, prima del concorso, realizzato in una nebbiosa mattina invernale di dicembre. Forse era il periodo delle festività. Mi sono svegliato all’alba, ho preso la mia macchina fotografica e ho iniziato a passeggiare per la città sonnolenta e deserta. Mi ha colpito molto quest’uomo anziano che vagava come me per le strade, con un cappello nero in testa e ho pensato: devo fotografarlo ai Trepponti. E così ho iniziato un po’ a seguirlo, senza farmi vedere, e ho scattato proprio mentre scendeva da uno dei monumenti più rappresentativi della città.
So che in seguito poi, la famiglia dell’anziano signore protagonista della foto ti ha contattato, vero?
Sì, quando ho vinto Wiki Loves Monuments 2017 la fotografia è finita su diversi giornali locali: i figli del protagonista della foto hanno visto lo scatto e mi hanno chiamato. Mi hanno raccontato che si trattava di una delle ultime passeggiate in città della persona che avevo ritratto, che è ora purtroppo gravemente malata. Lo scatto è piaciuto così tanto ai suoi familiari che mi hanno chiesto di poterne avere una riproduzione, da mostrare al loro papà e tenere nella casa di riposo dove ora si trova. Per me è stato un ulteriore riconoscimento e un modo per celebrare non solo i nostri monumenti, ma anche le persone che animano e sono anima della città.
A tuo avviso, che caratteristiche devono avere le fotografie che vincono Wiki Loves Monuments?
Mi sono rimaste impresse nella memoria le parole di Settimio Benedusi alla premiazione che si è svolta lo scorso novembre all’Acquario Civico di Milano: utili. Devono essere utili a raccontare una storia e descrivere un luogo: questo ci consente di tutelare il nostro patrimonio culturale e di comunicarlo, sulle pagine di Wikipedia e non solo.
Quale fotografia di WLM avresti voluto scattare tu?
Sicuramente le immagini con cui ho condiviso il podio lo scorso anno, realizzate a Genova e alla Fortezza delle Verrucole, in Toscana. Sono meravigliose.
Hai partecipato anche quest’anno al concorso?
Certo che sì, sempre con scatti realizzati nella zona dove vivo. Non mi aspetto di vincere ma…non si sa mai!
Buona fortuna Francesco, e grazie per l’intervista!
Nell’immagine: Grafica realizzata da Francesca Ussani (WMIT) utilizzando la foto vincitrice di Wiki Loves Monuments 2017 in Italia, realizzata da Francesco Cavallari, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons