Wikipedia è tra le fonti di informazione più consultate in rete: costantemente tra i dieci siti web più visitati al mondo, l’enciclopedia libera rappresenta un punto di riferimento per milioni di persone che desiderano informarsi sulle tematiche più disparate, dalla storia alla scienza alla letteratura, fino ad arrivare allo sport o allo spettacolo.
Se l’enciclopedia libera è il più grande archivio aperto di conoscenza esistente ad oggi, non dovrebbe forse essere un dovere morale o addirittura un obbligo deontologico per un ricercatore o un docente universitario contribuirvi?
Ne è fermamente convinto Armando Bisogno, socio Wikimedia Italia e Professore associato di Storia Medievale all’Università di Salerno, che da anni porta avanti all’interno del suo Ateneo e negli istituti scolastici campani il progetto Vivarium, con l’obiettivo di sperimentare in aula nuovi modelli didattici basati sul digitale e mettere così in connessione le discipline umanistiche e l’innovazione in campo informatico.
Si inserisce in questo percorso il doppio evento che si svolgerà lunedì 25 e martedì 26 marzo presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Salerno, promosso dallo stesso Dipartimento insieme al Centro interdipartimentale di Filosofia tardo-antica, medievale e umanistica (FiTMU), con la collaborazione di Wikimedia Italia e dell’associazione Mind The Gaps, nell’ambito della campagna europea All Digital Week 2019.
Il primo appuntamento sarà nella giornata di lunedì alle 17:30 in Aula F4 con uno spazio di domande e risposte sul tema “Open Science e Open Data” con i Proff. Armando Bisogno e Vittorio Scarano. L’obiettivo del confronto, ci racconta Armando, è “vincere i pregiudizi che ancora oggi resistono nel mondo accademico riguardo alla scienza aperta e ai progetti Wikimedia. “I docenti e i ricercatori sono per noi “nodi” fondamentali per la diffusione della conoscenza aperta” continua Armando “Per questo desideriamo farli riflettere sull’impatto che Wikipedia ha sulla vita delle persone e sul “dovere” di migliorare la qualità delle voci che chi fa ricerca specialistica ha nei confronti della vastissima platea di utenti che ogni giorno sulle pagine dell’enciclopedia libera forma le proprie opinioni. A tal fine invitiamo i docenti a partecipare e contribuire – rispettando le regole e le logiche collaborative dell’enciclopedia libera – per comprendere le potenzialità di Wikipedia e degli altri progetti Wikimedia e imparare a utilizzarli nella pratica, trasferendo poi queste competenze agli studenti. Ciò consentirà di immettere nel sistema un know-how che non se ne va nel momento in cui gli studenti terminano il loro percorso di studi ma resta e diventa parte della filosofia di una scuola, di un Ateneo o di un Dipartimento”
Per questo martedì 26 marzo i docenti, i dottorandi e i ricercatori saranno subito coinvolti in una prova pratica con la maratona di scrittura “Knowledge loves Wikipedia: Edit-a-thon per l’università”, che si svolgerà a partire dalle ore 14 presso il Laboratorio Turing.
Guidati da esperti wikipediani, tra cui anche il nostro Coordinatore nazionale didattica Luigi Catalani, i docenti e i ricercatori coinvolti potranno lavorare al miglioramento di voci relative alla propria disciplina di studio, a partire dalla ampia bibliografia che conoscono o di cui possono disporre.
“Non ci aspettiamo di raddoppiare i contenuti delle voci Wikipedia in una giornata, ma desideriamo che docenti e ricercatori acquistino familiarità con il modello e, in particolare, imparino a inserire nelle voci i riferimenti alle fonti. Poi, sarebbe bello se ciascuno di loro “adottasse” una voce relativa alla propria disciplina di studio, prendendosi cura del suo sviluppo e arricchimento ma anche confrontandosi positivamente con la comunità”.
Se siete docenti, ricercatori o dottorandi, potete partecipare gratuitamente agli eventi (anche da remoto!) seguendo la procedura di iscrizione qui indicata. I nostri volontari vi aspettano!
Nell’immagine: Docenti a scuola di Wikipedia. Di Franz Glaw, CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons