Il 18 marzo 2025 Wikimedia Italia, in collaborazione con il Sistema museale Imola Musei, organizza un’editathon dedicata alla valorizzazione delle voci dei musei e degli enti culturali dell’Emilia-Romagna. L’evento si svolgerà nella splendida cornice di Palazzo Tozzoni, un’affascinante dimora storica divenuta casa museo.
La giornata inizierà alle 11:00 con una visita guidata al museo civico, che custodisce arredi, suppellettili e memorie della nobile famiglia Tozzoni.
Successivamente, dalle 14:00 alle 17:00, i partecipanti si riuniranno nella sala d’onore del palazzo per dare vita all’editathon.
Per avere maggiori informazioni sui contenuti dell’editathon e per confermare la partecipazione l’appuntamento è sulla pagina dedicata.
Perché è importante partecipare all’editathon di Imola?
Un’editathon (anche edit-a-thon, sincrasi composta dalle parole edit e marathon) è una maratona di scrittura collettiva organizzata nelle comunità online, proprio come Wikipedia. Durante queste sessioni, i partecipanti si dedicano a scrivere, modificare e migliorare voci su tematiche diverse.
Palazzo Tozzoni ha aderito al progetto “Tutti i musei italiani su Wikipedia”, ora evoluto in “Tutta la cultura su Wikipedia”. Questo ambizioso progetto coinvolge gli enti culturali italiani e li aiuta a diventare protagonisti della diffusione del patrimonio culturale online, aumentando la visibilità e attirando nuovi visitatori e studiosi.
L’editathon di Imola, prevista per il 18 marzo, è un’occasione per rafforzare il legame tra le istituzione culturali italiane, Wikipedia e i progetti Wikimedia, creando nuove opportunità di visibilità e condivisione del patrimonio che queste istituzioni custodiscono.
Oltre a Palazzo Tozzoni, nei mesi scorsi hanno aderito all’iniziativa anche la Rocca Sforzesca e il Museo San Domenico, facenti parte del Sistema museale Imola Musei.
Partecipa all’editathon di Imola e diventa protagonista della creazione e dell’arricchimento delle voci su Wikipedia!
Immagine: Imola – Palazzo Tozzoni – cortile di Bultro, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons