Si è svolta lo scorso fine settimana la conferenze online dedicata a Wikipedia e i progetti Wikimedia. Hanno partecipato il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales e lo storico Alessandro Barbero, nonché Katherine Maher, CEO di Wikimedia Foundation e tanti altri protagonisti che nel corso di questi anni hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo della più grande enciclopedia del mondo.
Le conferenze e le tavole rotonde hanno permesso di conoscere la comunità italiana del sapere libero e di scoprire il funzionamento dell’enciclopedia online Wikipedia e dei tanti progetti che fanno parte del suo ecosistema: è stata un’occasione per unirsi alla comunità italiana di Wikipedia e dei progetti Wikimedia.
I temi affrontati sono stati tantissimi: educazione, istituzioni culturali, uso ludico dei progetti, mappe e rappresentazioni visive, diritto d’autore, libertà di panorama e le strategie del movimento Wikimedia per il futuro. Queste ultime presentate proprio dal direttore esecutivo della Wikimedia Foundation Katherine Maher.
Un momento particolarmente arricchente è stato l’intervento dello storico medievalista Alessandro Barbero, guidato da Iolanda Pensa, wikipediana e socia attiva di Wikimedia Italia, la quale gli ha posto moltissime domande. Lo stesso intellettuale ha ricambiato in modo molto generoso con altrettante risposte. Ha esordito dicendo: «Io uso continuamente Wikipedia e ne penso tutto il bene possibile.» Non male come inizio.
Ha dato molti spunti di riflessione a cui la comunità risponderà in un nuovo confronto.
Tra tutti i temi interessantissimi che ha toccato quello forse più stimolante riguarda la storia contemporane. Questo è un punto critico perché vi è un sovrapporsi di diversi problemi sui fatti che sono più vicini a noi: a monte, vi è quello generale del Paese. Ci sono delle forti spaccature e contrapposizioni ideologiche. Fascismo, resistenza, liberazione, risorgimento, Savoia e Borboni, continuano a essere trattati non in chiave storica, ma ideologica.
Questo problema si pone sempre quando si trattano questi argomenti con uno strumento aperto a un grande pubblico.
Una voce enciclopedica dovrebbe essere studiata in modo molto specifico per non dare adito a questioni ideologiche. Quindi è fondamentale quando si affrontano questione spinose separare le informazioni fattuali e indicare nei rimandi invece tutte le interpretazioni che si trovano, citandone la fonte. C’è da considerare una cosa fondamentale: un’informazione con una fonte non è detto che sia corretta, certa, vera e sicura. In ambiti controversi circolano notizie false che si reiterano. E allora queste ultime devono essere indicate come opinioni di parte, frutto di un dibattito tendenzioso o ideologico. Si possono dunque citare queste interpretazioni attribuendole allo storico che le propone.
La fonte è ciò che ci arriva direttamente dall’epoca che stiamo studiando. Gli storici scrivono articoli e interpretano. Questi contenuti prodotti diventano bibliografie e citazioni. Un libro di storia ha tanto più peso se possiede fonti in senso stretto. Sarebbe bellissimo se Wikipedia facesse questa differenza, indicando anche dove si possono trovare i documenti dell’epoca. Ma cadremmo in una trappola? Dal punto di vista dello storico Wikipedia ha una certa antipatia nei confronti delle fonti originali. Potrebbe essere interessante consentire la ricerca originale? Uno spunto stimolante sul quale la community è chiamata a riflettere.
Gli interventi sono proseguiti e sono stati talmente tanti, ricchi e avvincenti che ci vediamo costretti a sorvolare su molto.
Un approfondimento va fatto su un tema molto caldo di questo periodo particolare: stiamo vivendo un momento di incertezza generale e gli strumenti che offre Wikipedia, insieme all’ecosistema che la circonda, possono essere un validissimo supporto alla didattica e al mondo della scuola la cui prosecusione in presenza, nel momento in cui scriviamo, è messa molto in forse.
Tutte queste piattaforme consentono di sviluppare competenze digitali e informative anche riguardo la digital literacy, la web reputation e la privacy, promuovendo:
- il passaggio dei ragazzi dal ruolo di fruitori passivi del web al ruolo di fruitori critici e coproduttori di contenuti;
- la capacità di selezionare, filtrare, valutare, utilizzare le informazioni con maturità e consapevolezza sviluppando un sistema critico di analisi delle fonti, anche quale anticorpo fondamentale alle fake news;
- la condivisione e il riutilizzo di materiale presente in rete secondo corrette licenze di pubblicazione e nel rispetto della legalità;
- un approccio aperto e collaborativo alla produzione di contenuti condivisi e di Risorse Educative Aperte (OER) e valori legati all’appartenenza ad una community. Qui trovi approfondimenti: https://www.wikimedia.it/wikimedia-per-la-conoscenza-libera/wikimedia-per-listruzione/
Il mondo è cambiato molto da quando è nata Wikipedia, nel 2001. Il prossimo gennaio 2021 Wikipedia compirà20 anni. Di questo, invece, ha parlato Katherine Maher, direttore esecutivo della Wikimedia Foundation. La Strategia 2030 prevede che Wikimedia si affermi come l’infrastruttura essenziale dell’ecosistema della conoscenza libera, e chiunque condivida la sua visione potrà unirsi a questa organizzazione internazionale, in modo ancora più ampio rispetto a oggi.
Questo grande movimento è incentrato sulle persone e apporterà cambiamenti alla nostra cultura, costruendostrutture per affrontare i bisogni e le sfide dei partecipanti attuali, così come delle comunità emergenti e future. Le aspirazioni strategiche del nostro movimento saranno raggiungibili solo se ci sarà apertura per la ridistribuzione delle strutture di potere nella comunità offline e un riconoscimento a livello di movimento della nostra responsabilità reciproca. E’ necessario un maggiore decentramento dell’organizzazione perché possa essere più inclusiva. E’ necessario un maggiore confronto con realtà i cui interessi coincidono, per amnpliare la partecipazione di nuovi soggetti. E’ necessario costruire nuove partnership per raggiungere gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
E poi Jimmy Wales cofondatore di Wikipedia, che ha parlato dell’evoluzione dell’enciclopedia libera, come potrà continuare a trasformarsi in un mondo che propone sfide nuove. Presto saranno visibili tutte le sessioni registrate: https://2020.itwikicon.org/
Erica Pedone
Nell’immagine: Il logo della itWikiCOn 2020 realizzato da Virginia Foti, Francesco Serra, licenza CC BY SA via Wikimedia Commons