Il patrimonio della Pinacoteca di Como online

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Il patrimonio della Pinacoteca di Como online

La Pinacoteca di Como ha scelto di aprire le proprie collezioni ai progetti Wikimedia, con un progetto che ha portato, tra le altre cose, alla realizzazione di un editathon con gli studenti e le studentesse del liceo “Caio Plinio” e alla pubblicazione su Wikimedia Commons di immagini in alta qualità delle opere d’arte conservate dall’istituzione.

Dopo tre mesi di preparazione, il 15 maggio scorso gli studenti del Liceo “Caio Plinio” di Como si sono immersi nei progetti Wikimedia, grazie alla collaborazione tra l’associazione Sentiero dei Sogni, Wikimedia Italia e i Musei Civici, che hanno organizzato una maratona di scrittura di voci e articoli sulle piattaforme Wikimedia, finalizzata in particolare a creare un percorso di visita delle collezioni d’arte del museo di Palazzo Volpi su Wikivoyage, la guida turistica gratuita accessibile online in tutto il mondo.

All’Editathon hanno partecipato 25 alunni dell’indirizzo turistico dell’Istituto tecnico commerciale “Caio Plinio”. Il loro percorso preparatorio è cominciato lo scorso 14 febbraio, con una visita guidata alla Pinacoteca a cura di Pietro Berra, giornalista e presidente dell’associazione Sentiero dei Sogni. Insieme agli insegnanti, gli studenti hanno poi approfondito nove opere del museo, che sono diventate protagoniste delle varie sezioni della guida. I Musei Civici hanno quindi messo a disposizione immagini e piantine delle sale necessarie a illustrare il percorso di visita.

I risultati della collaborazione

La collaborazione tra scuola, museo e Wikimedia Italia non ha portato solo alla creazione di nuove pagine su Wikivoyage, ma anche alla condivisione online dell’intero catalogo delle opere esposte dal museo, grazie all’utilizzo di Wikidata.

Inoltre, sono state caricate su Wikimedia Commons 15 immagini di altrettante opere delle collezioni, appartenenti anche ad autori contemporanei. Tra queste, gli affreschi del ciclo di Santa Liberata e Faustina, la veduta di Villa Giovio e opere di Baldassarre Longoni, Carla Badiali e di Eli Riva.

“Il censimento su Wikidata dell’intera collezione esposta in Pinacoteca – spiega Enrico Colombo, Assessore alla Cultura – ci consente di rendere maggiormente fruibile il nostro patrimonio, al di fuori dei confini fisici. Questo per noi è un traguardo importantissimo perché viene avviato un modello di apertura dei dati che vuole favorire anche la ricerca interdisciplinare. Il cambiamento d’epoca in cui viviamo è dato, per l’appunto dalla rigenerazione del patrimonio museale in un’ottica inclusiva e di stretta collaborazione con la comunità e le realtà che la abitano”

“Abbiamo tenuto molto a proporre e organizzare questa iniziativa nel bimillenario pliniano – sottolinea Pietro Berra per Sentiero dei Sogni– perché i progetti Wikimedia hanno gli stessi intenti dichiarati da Plinio nella dedica a Tito all’inizio della Naturalis Historia, ovvero portare la cultura a tutti, e lo fa in modo partecipato, come pure la nostra associazione. È un’occasione per far vivere agli studenti Wikipedia e affini come canali di divulgazione cui tutti possono contribuire in modo consapevole e documentato”.

Immagine: Composizione n 3 1936, di Carla Badiali e Ritratto di Antonio Sant’Elia, di Eli Riva, Pinacoteca Civica di palazzo Volpi, CC BY 4.0, da Wikimedia Commons