Il Civico Museo Insubrico di Storia Naturale (CMISN) è una realtà museale nata ad Induno Olona – in provincia di Varese – negli anni 70, grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini appassionati di Scienze Naturali, in particolare di quelle legate al territorio: paleontologia e mineralogia. Queste discipline trovano infatti nel territorio della Provincia di Varese un campo di studio e di scoperta eccezionale, per la ricchezza e la varietà di attrattive naturalistiche che offre.
Tra queste, spiccano gli importanti giacimenti minerari, come le cave di Cuasso al Monte, dove si possono ammirare e raccogliere splendidi cristalli di quarzo, fluorite, calcite e altri minerali; e il sito della World Heritage List UNESCO di Monte San Giorgio, unico sito UNESCO italiano istituito per l’importanza scientifica dei reperti paleontologici lì recuperati. Si tratta di fossili di animali e piante che vissero nel Triassico Medio, circa 230 milioni di anni fa, quando la zona del Monte San Giorgio era una zona di mare tropicale poco profondo. Tra i fossili più noti e spettacolari, ci sono quelli di rettili marini come i notosauri, i tanistrofei e i pachipleurosauri, ma anche di pesci, crostacei, insetti e piante.
Una collezione di fossili creata dai volontari
Il Museo, per motivazioni logistiche, si trasferisce nel comune di Clivio nel 2008 e con lui si spostano anche le numerosissime collezioni lì conservate. Tra le più importanti del Museo spicca la collezione paleontologica del sito di Ca’ del Frate (Clivio): ne fanno parte più di 6.000 esemplari tra vegetali, invertebrati, rettili e pesci tutti provenienti dal Ladinico (Triassico Medio). Questa collezione è frutto di oltre 40 anni di ricerche e scavi condotti dai volontari del Museo e dall’Università degli Studi di Milano, che hanno portato alla luce una straordinaria biodiversità fossile, testimone di un ambiente marino ricco di vita.
L’urgenza di divulgare l’eccezionalità del patrimonio geopaleontologico dell’area porta il Presidente (Stefano Nadile) di Naturalis Insubria, Associazione che gestisce il CMISN, a partecipare al bando “Archivi, Musei e Biblioteche” di Wikimedia Italia: quale occasione migliore di usare delle piattaforme come quelle dei progetti Wikimedia, in grado di raggiungere un vasto e variegato pubblico, per mostrare queste meraviglie del passato?
Condividere con tutti le foto dei fossili
Nasce proprio da qui l’idea di partecipare al bando con l’obiettivo di rendere fruibile il patrimonio paleontologico attraverso una serie di fotografie ad altissima risoluzione degli esemplari principali esposti nelle sale del museo, molti accompagnati da una pagina Wikipedia corredata delle informazioni sui vari taxa protagonisti della vita nel Mesozoico del Monte San Giorgio. Si tratta di un progetto innovativo e ambizioso, che mira a valorizzare e diffondere la conoscenza di un patrimonio culturale unico e irripetibile, che racconta la storia della vita sulla Terra in un’epoca lontanissima.
Naturalis Insubria ha quindi potuto dotarsi di tutta la strumentazione necessaria a produrre queste fotografie, strumentazione donata poi alla struttura Museo: infatti strumenti di questo tipo sono vitali per un museo che negli anni si è sempre contraddistinto per la produttività nel campo delle pubblicazioni scientifiche, specialmente quelle a carattere paleontologico. Grazie a questi strumenti, il Museo potrà continuare a documentare e catalogare le sue collezioni, nonché a produrre nuove immagini e contenuti per le sue attività scientifiche e di divulgazione.
Guarda le immagini caricate su Wikimedia Commons
Partecipa al bando Musei, Archivi e Biblioteche 2024
Un pubblico partecipe
Ci ha reso incredibilmente fieri e felici la grande risposta dei cittadini all’evento di chiusura del progetto per il bando: Paleo-Wiki. Questo consisteva in una mostra fotografica corredata da laboratori ed esperienze virtuali, chiusa da una conferenza riassuntiva del progetto: il pubblico, ben diversificato anche tra giovani e meno giovani, è rimasto affascinato e incuriosito dalle immagini e dalle informazioni sui fossili del Triassico Medio. Molti hanno anche espresso il desiderio di approfondire ulteriormente l’argomento, visitando le pagine dedicate su Wikipedia e Wikimedia Commons, dove sono stati caricati i contenuti prodotti dal progetto.
L’attenzione mostrata dal pubblico ai contenuti caricati sia su Wikipedia che su Wikimedia Commons ci ha stupito e speriamo che questa attenzione venga tradotta, nella prossima apertura del rinnovato CMISN, in una presenza di visitatori pronti, finalmente, a vedere dal vivo le tracce degli abitanti della Provincia di Varese del Triassico Medio. Siamo convinti che il Civico Museo Insubrico di Storia Naturale sia una risorsa preziosa per il territorio e per la cultura, e che il suo patrimonio possa essere fonte di ispirazione e di apprendimento per tutti.
Chiara Mangano
Laureata in Scienze e Diagnostica per la Conservazione dei Beni Culturali. Appassionata di fotografia, collaboratrice del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” dell’Università degli Studi di Milano, e socia di Naturalis Insubria dal 2022.
Fabio Franceschi
Dottorando in paleontologia all’Università di Torino, dove si occupa di vertebrati mesozoici, e Tesoriere della Società Paleontologica Italiana. Da sempre appassionato di fossili italiani e socio di Naturalis Insubria dal 2022.
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Immagine: Collage di Wikimedia Italia (CC BY-SA 4.0). Foto originali: PaleoWiki – il laboratorio di fotografia, Perleidus altolepis (CMISN501A) e Caelatichthys nitens (CMISN554 – detail), tutte di di Civico Museo Insubrico di Storia Naturale, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons