I progetti Wikimedia e OpenStreetMap possono diffondersi in Italia solo grazie all’impegno dei volontari che li animano. Per questo, in tutta Italia, possiamo contare su una rete di coordinatori locali che mettono in collegamento i progetti collaborativi e il territorio, ascoltando i bisogni di istituzioni locali, scuole e università e proponendo nuove attività di ogni genere.
Anche nel 2023, oltre alla conferma di molti coordinatori già esperti, un nuovo gruppo di volontari si è aggiunto alla lista. Ecco chi sono e perché hanno scelto di prendersi questo nuovo impegno.
Pietro Valocchi in Abruzzo
Attivo su Wikipedia da vent’anni, negli ultimi anni Pietro Valocchi si è appassionato a Wikidata, dove verifica la correttezza delle informazioni presenti. Da diversi anni è anche attivo in Abruzzo, la sua regione, e da quest’anno prenderà il posto di Carla Colombati come coordinatore.
Con Carla abbiamo deciso di ridistribuire un po’ il carico di lavoro e da quest’anno prenderò il suo testimone. Gli obiettivi però rimangono sempre quelli: valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico dell’Abruzzo e far conoscere i progetti Wikimedia nelle università o tra i professionisti, per migliorare la qualità dei contenuti disponibili. Mi appassionano i temi della valorizzazione del patrimonio culturale o del territorio: è molto gratificante per me vedere i miei contributi, come foto o testi, riutilizzati da altri per raccontare luoghi o persone che penso meritino più attenzione di quanto abbiano finora ricevuto.
Oriana Bozzarelli e Lianna D’Amato in Piemonte
Due nuove coordinatrici affiancheranno invece Elena Marangoni in Piemonte: Oriana Bozzarelli si occuperà delle relazioni con le istituzioni culturali, mentre Lianna D’amato di quelle con scuole e università.
Sono bibliotecaria accademica – racconta Oriana Bozzanelli – e fino all’anno scorso mi sono occupata per l’Università di Torino del progetto Pubblico dominio, dopo che nel 2016 ho ideato e co-organizzato il Pubblico Dominio #open festival di Torino. Dal 2018 faccio parte del Gruppo di studio Open Access e Pubblico Dominio dell’Associazione Italiana Biblioteche e ho redatto le Pubblico Dominio. Istruzioni per l’uso – Frequently Asked Questions.
Proprio perché tengo molto a questi temi ho scelto di candidarmi come coordinatrice: per cercare di creare sul territorio una possibile “filiera del pubblico dominio” finalizzata a promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Si concentra invece su Wikidata Lianna D’Amato, che ha conosciuto i progetti Wikimedia durante la summer school di Ravenna “Linked open Data per i beni culturali” e ha iniziato a contribuire durante un tirocinio universitario:
Nel 2017 – racconta – stavo scrivendo una tesi sui Linked Open Data e ho iniziato lì ad inserire dati e ad impostare query SPARQL per estrarre informazioni da Wikidata. Da quel momento ho iniziato a seguire anche altri progetti e a contribuire ad arricchire ad esempio qualche pagina Wikipedia, Wikivoyage e Commons.
Durante questi anni, ascoltando le esperienze degli altri volontari nelle scuole, ho sviluppato grande interesse verso questi progetti. Credo molto nell’importanza dei contenuti liberi come valido strumento per aiutare gli studenti nell’apprendimento e mi piacerebbe far conoscere maggiormente a insegnanti e studenti delle scuole secondarie il potenziale degli strumenti wiki per le attività didattiche.
Eleonora Pantò in Valle d’Aosta
Portando i progetti Wikimedia anche in Valle d’Aosta, Eleonora Pantò vuole occuparsi di educazione aperta, ma anche di Wiki Loves Monuments. Racconta:
Mi piacerebbe quest’anno organizzare anche nella mia regione un’edizione locale del concorso fotografico, magari collaborando con le volontarie del Piemonte. La cosa che mi piace dei progetti Wikimedia e di OpenStreetMap è che “Many hands make light work”: ognuno può contribuire anche con poco, ma il risultato poi è sempre più grande.
Volker Schmidt in Veneto
Appassionato ciclista, Volker Schmidt ha scoperto OpenStreetMap proprio grazie ai siti dedicati al cicloturismo e da lì si è appassionato al progetto. Diventa coordinatore per OSM quest’anno prendendo il testimone da un altro mappatore volontario: Matteo Zaffonato
Mi impegno su OpenStreetMap perché ritengo di particolare importanza mantenere e migliorare sulla piattaforma i dati importanti per i ciclisti, visto che praticamente tutti i dispositivi e siti per la navigazione per cicloturisti utilizzano questi dati. Io stesso sono arrivato nel lontano 2010 a OSM come utente, preparandomi a fare il navigatore per un gruppo di 30 cicloturisti, impegnati in un viaggio da Padova a Londra. Mi piacerebbe quindi coinvolgere in questo mondo anche altre associazioni di ciclisti e viaggiatori, facendo conoscere la bellezza e l’utilità di questi progetti.
Immagine: A biking guide group, Paris 14 June 2014, di Connie Ma from Chicago, United States of America, CC BY-SA 2.0, attraverso Wikimedia Commons