Si è concluso con successo il progetto pilota dedicato alla rielaborazione, armonizzazione e importazione in Wikidata dei dati aperti messi a disposizione dalla regione Lombardia. Pensato per essere riproposto anche in altri contesti territoriali, il Progetto Dati Lombardia prende un set di dati rilasciati sul proprio portale dalla regione Lombardia, concentrandosi su quelli relativi al patrimonio culturale, per riorganizzarli e renderli ancora più facilmente accessibili a tutti online.
Elena Martellotta, storica dell’arte che si sta specializzando in digital humanities, e Mattia Minelli, studente di scienze e tecnologie informatiche, si sono dedicati negli ultimi mesi al riordino delle 17.885 schede di monumenti lombardi, sviluppando da zero un’idea nata dal confronto tra soci e volontari di Wikimedia Italia.
È stato molto bello – racconta Elena Martellotta – vedere lo sviluppo della proposta progettuale, seguendone le diverse fasi applicative e scoprendo dall’interno il mondo dei progetti Wikimedia, che prima conoscevo solo da fruitrice. Siamo riusciti a inserire in maniera massiva dati referenziati in Wikidata, facendo anche un lavoro di pulizia e collegamento con item già esistenti. Personalmente, aver imparato ad usare OpenRefine è una bella soddisfazione: scoprire nuove funzionalità, pensare a modi di approccio risolutivi in base ai nostri obiettivi è stato davvero utile.
Un progetto replicabile
Il progetto dati Lombardia non è nato per essere strettamente locale, ma per essere replicabile anche in altri contesti. Numerose istituzioni e molti enti locali pubblicano, per dovere o per scelta, set di dati in formato aperto. Anche questi set possono essere valorizzati all’interno di Wikidata, come spiega sempre Elena Martellotta:
Abbiamo presentato il progetto pilota ad altre realtà e speriamo che la nostra proposta venga accolta con entusiasmo. Il vantaggio dell’inserimento di dataset in Wikidata è sostanzialmente il centro del progetto stesso, poiché il riferimento al catalogo originario viene mantenuto, mettendo ordine nel mare magnum di dati e permettendone dunque una navigabilità più efficace.
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Nell’immagine: Il porticato vetusto di Sant’Ambrogio, di Alessandro Barbieri (dettaglio), CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons (digitalizzato da Fondazione Cariplo)