Venerdì scorso, 5 luglio, si è conclusa la terza edizione del corso intensivo “Science, technology, society and Wikipedia”, riservato ai dottorandi del Politecnico di Milano: scopo del modulo, ormai consolidato ed entrato a far parte dell’offerta didattica del noto Ateneo milanese, è insegnare agli studenti come arricchire l’enciclopedia libera per le voci riguardanti i loro temi di ricerca, afferenti in prevalenza all’area delle discipline tecniche e scientifiche.
L’edizione 2019 del corso – promosso come gli anni passati dai docenti del PoliMi Guido Raos e Chiara Castiglioni – ha registrato un successo clamoroso in termini di partecipazione: 45 studenti provenienti da tutto il mondo insieme a 4 docenti e ricercatori dell’Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC) hanno seguito le lezioni tenute da Andy Mabbett, fellow alla Royal Society of Arts (UK) e formatore accreditato da Wikimedia UK noto anche come uno dei più attivi Wikipediani in Residenza in Europa, e dai nostri wiki-esperti Marco Chemello e Niccolò Caranti, per conto di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa.
Seguendo le indicazioni dei tutor e consultando le fonti accademiche a cui possono facilmente accedere, gli studenti in soli cinque giorni hanno prodotto in totale 43 nuove voci dell’enciclopedia libera, 23 in lingua inglese e 20 in italiano, e ne hanno ampliate 25 spaziando dalla microscopia a foglio di luce alla pagina dedicata al trattato di architettura di Filarete, creata ex novo su Wikipedia in inglese da una studentessa proveniente dalla Cina.
La qualità e l’attendibilità delle voci è stata particolarmente curata, anche grazie alle molteplici riletture critiche dei testi, che sono stati controllati dagli stessi studenti – secondo un meccanismo analogo alla revisione paritaria – dai tutor wikipediani e, infine, da diversi docenti del Politecnico di Milano specialisti nelle diverse materie trattate, che in questi giorni stanno ultimando una revisione finale e più approfondita sui contenuti già pubblicati.
«Non avevo mai premuto il tasto “modifica” su Wikipedia – ci ha detto uno degli studenti che hanno preso parte al modulo – Grazie a questo corso ho capito come arricchire correttamente le voci dell’enciclopedia libera cercando di mantenere un punto di vista neutrale ma anche un tono divulgativo, accessibile a tutti. Credo che questa attività, oltre ad essere coinvolgente, sia molto importante perché consente a chi ha accesso a conoscenze settoriali aggiornate di condividerle con il grande pubblico, che su Wikipedia può informarsi in modo completo, senza dovere per forza entrare nel merito di dettagli tecnici tipici degli articoli specialistici.»
Ed è proprio per semplificare ulteriormente la comprensione di alcuni dei complessi argomenti a cui sono dedicate le voci redatte che gli studenti hanno caricato su Wikimedia Commons più di 150 immagini scientifiche che sono state utilizzate per illustrare le voci realizzate.
«L’aspetto che mi ha entusiasmato di più è stata la forza che la comunità di volontari attivi su Wikipedia ha per creare un’enciclopedia così vasta, basandosi su piccole conoscenze delle singole persone – ci ha detto una delle ricercatrici che hanno partecipato al corso – Seguendo questo modulo ho capito che ognuno di noi può scrivere e modificare le voci. Questo mi ha portato ad una doppia riflessione: da un lato, avendo trovato alcuni errori nelle pagine riguardanti argomenti che conosco in dettaglio, farò più attenzione nell’accettare senza riserve gli articoli; dall’altro, avendo imparato come contribuire e vedendo quanto ampia è la comunità di volontari che arricchisce l’enciclopedia libera con serietà e lealtà, continuerò a consultare Wikipedia e, da oggi, saprò anche come correggere le sue imprecisioni!»
Facciamo un grande in bocca al lupo a tutti i ricercatori e i docenti coinvolti e… ci vediamo alla prossima edizione!