Con la dichiarazione ufficiale di una nuova epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, diramata lo scorso 8 maggio dal Ministero della Salute dello stato africano, la comunità globale di OpenStreetMap si è prontamente mobilitata per supportare Medici senza Frontiere e le altre agenzie umanitarie attive sul territorio a gestire questa emergenza.
In particolare, la comunità sta raccogliendo e registrando su OpenStreetMap dati rilevanti per chi si sta occupando di gestire le operazioni di soccorso sul campo come la presenza di abitazioni, strade e corsi d’acqua.
Attraverso l’uso di immagini satellitari e grazie al Tasking Manager, lo strumento progettato e sviluppato dall’ Humanitarian OSM Team per la mappatura collaborativa da remoto, chiunque può dare il suo contributo alla raccolta di dati geografici senza muoversi da casa propria: è sufficiente avere un computer ed essere registrati a OpenStreetMap (questa è la forza del crowdsourcing!).
Anche un piccolo aiuto in questi casi può rivelarsi fondamentale; al momento gli sforzi della comunità si stanno concentrando sull’area a nord-est di Kiri, ma potrebbe presto rendersi utile mappare altre zone interessate dal virus.
Non è la prima volta che la comunità internazionale OSM si attiva per registrare dati geografici su aree interessate da Ebola: durante l’epidemia del 2014 in Africa Occidentale, più di 2.000 volontari da tutto il mondo hanno mappato oltre 700 mila edifici e modificato più di 10 milioni di oggetti sulla mappa (qui tutti i dati).
Siete pronti a dare il vostro contributo? Se non avete mai utilizzato il tasking Manager, vi suggeriamo di leggere prima questa guida in italiano.
Nell’immagine: Controlli sanitari in Sierra Leone. Di Di User:JuliaBroska, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons