Questo articolo è stato redatto grazie al contributo di Alessandro Sarretta, Diego Pozzati e Maria Pia Dall’Armellina.
Il nostro spazio domestico, che in questo periodo di quarantena ci sembra un territorio di esplorazione limitato, può trasformarsi in un punto nodale di una rete geografica di servizio, utile a fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Con OpenStreetMap (OSM), stando comodamente a casa davanti al computer, si può contribuire a creare una geografia dove vengono mappati non tanto i percorsi fisici ma quelli solidali, utili ai cittadini e alla pubblica amministrazione nella vita quotidiana, anche durante il periodo di emergenza.
Con l’introduzione delle misure di contenimento, la comunità di OpenStreetMap in Italia si è subito attivata lavorando – tra le altre cose – allo sviluppo di due strumenti che hanno lo scopo di rendere più semplice l’inserimento di dati sulla mappa libera anche da parte di utenti inesperti o principianti, senza obbligo di registrazione al progetto.
Il primo strumento si focalizza sugli esercizi commerciali: accedendo al sito https://su.openstreetmap.it chiunque in un paio di minuti può compilare un semplice questionario e segnalare agli OSMer esperti tutti i dettagli utili all’inserimento di un negozio sulla mappa libera (indirizzo, nome, tipologia di attività, orari, contatti, ecc.). Il form dà inoltre la possibilità di segnalare se un esercizio commerciale sta effettuando consegne a domicilio in questo periodo di emergenza.
Una volta premuto il tasto “Fatto!”, lo strumento genera una nota che permette ai mappatori più esperti di aggiornare le informazioni sulla mappa libera, rendendole immediatamente accessibili a tutti: non solo ai cittadini che cercano informazioni online ma anche alle numerose app che si servono di OpenStreetMap come sfondo (sapevate, ad esempio, che anche Facebook si avvale di mappe OSM?).
Il secondo strumento permette invece di inserire con facilità un numero civico sulla mappa libera, sempre in pochi minuti con un form online. Anche solo inserendo il numero della nostra abitazione possiamo aiutare la comunità OSM a raccogliere un dato importante e contribuire a creare una rete i cui numeri civici – come i tanti sassolini usati nella fiaba di Hansel e Gretel – rappresentano punti che faciliteranno poi nella loro unione la reperibilità di un servizio.
Questo momento difficile, che ci costringe a delle relazioni mediate a distanza, ci dà l’opportunità di esplorare la potenzialità del digitale amplificando il significato di geografia che dalla descrizione fisica di un territorio diventa descrizione di un’azione di comunità.
Un semplice click e il nostro piccolo gesto trasforma lo spazio domestico in un tassello di una grande mappa dell’umanità dove, tra le strade che ne definiscono l’area di azione, spicca quella dell’impegno etico-sociale a favore dell’altro.
Volete aiutarci ad estendere la rete della solidarietà? Passate parola e fate conoscere questi strumenti ai vostri contatti!
Nell’immagine: Solidarietà in un abbraccio. Di Aallen, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons