Saverio G. Malatesta – archeologo, socio di Wikimedia Italia, wikipediano e uno dei promotori del gruppo WikiUrbis – racconta perché Wiki Loves Monuments contribuisce a documentare e tutelare il patrimonio archeologico romano e italiano, rendendolo visibile.
Il patrimonio invisibile
di Saverio G. Malatesta
Ignorereste mai un milione di euro, mentre state camminando per strada? Probabilmente proseguireste in avanti per un po’, certi che sia un miraggio, poi ritornereste sui vostri passi. Titubanti, vi accertereste se fosse vero o meno, e rimarreste increduli dinanzi a tanta fortuna. Intascarli? Consegnarli alle autorità? Di certo non li lascereste nel mezzo del marciapiede. Un milione di euro non vi lascerebbe indifferenti. O un animale ferito. O una persona in difficoltà.
Eppure, ogni giorno ignoriamo qualcosa che vale ben più di un milione di euro, più malmessa di un animale ferito, più malata di una persona bisognosa: la nostra Storia.Il bel paese / ch’Appennin parte e ‘l mar circonda e l’Alpe, di petrarchesca memoria, costituisce un gioiello di valore mondiale, inimitabile ed insuperato. Per noi Italiani, a contatto con esso sin dalla nascita, questo enorme patrimonio non costituisce nulla di straordinario, sembra quasi banale nella sua quotidianità: vi siamo così calati all’interno da non accorgerci che la sua durata non è eterna, e che va curato costantemente, con sollecitudine ed affetto. Quanti, uscendo dalla Stazione Termini, notano le incredibili mura che hanno difeso una giovane Roma dal nemico più mortale che abbia mai avuto, Annibale? Alte sei metri, hanno duemilaquattrocento anni. Ignorate. L’Anfiteatro Flavio che di giorno in giorno perde frammenti; l’acquedotto tiburtino che crolla; Pompei che si sbriciola; Porta Rosa, a Velia, chiusa per tre anni a causa una frana; parte della necropoli di Tuvixeddu a Cagliari che rischia di scomparire: sono gli effetti non soltanto del tempo che passa, quanto della nostra indifferenza che dilaga sempre più.
Wiki Loves Monuments Italia nasce sì come un concorso fotografico, ma con lo scopo di far conoscere quanto di bello si celi nel nostro Paese, non soltanto andando in cerca di monumenti meno celebri da valorizzare, ma soprattutto tentando di squarciare quel velo di apatia, sottile e soffocante, che rende anche una costruzione enorme come il Colosseo, involontario emblema della nostra Storia, invisibile ai nostri occhi.
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