“Una cattedrale della musica, un’opera unica al mondo”, è così che il musicista e compositore Luciano Berio ha definito l’Archivio Storico Ricordi, una delle più ampie collezioni private di materiali – libretti, partiture, lettere, riviste, manifesti – legati all’universo musicale.
Con queste premesse, siamo certi capirete la nostra emozione e il nostro orgoglio nell’annunciare la nostra collaborazione con l’Archivio Ricordi, che ha scelto di ospitare per tre mesi un Wikipediano in Residenza, con l’obiettivo di formare il suo staff all’utilizzo dei progetti Wikimedia e condividere con licenza aperta una parte del suo monumentale patrimonio.
L’attività del nostro WIR e del personale dell’Archivio si concentrerà in modo particolare su due progetti: Wikisource, con il caricamento della collezione completa di riviste musicali, edite da Casa Ricordi e pubblicate tra il 1842 e 1965, e Wikidata, che sarà arricchito di nuovi elementi relativi a musicisti, teatri e opere estrapolati dalla autorevole fonte delle Lettere di Casa Ricordi, una ricca collezione di carteggi tra musicisti che è stata tradotta dall’Archivio in un database di informazioni preziosissime per ricostruire la storia della musica.
I dati e le pubblicazioni “liberate” dall’Archivio rappresentano un bene preziosissimo che diventerà accessibile a tutti e potrà essere utilizzato per ogni necessità, compresa quella di ampliare le voci dell’enciclopedia libera Wikipedia!
Oltre al lavoro “a porte chiuse” del nostro Wikipediano con lo staff dell’Archivio – che, nel rispetto delle norme anti-coronavirus, si svolgerà completamente da remoto, almeno nelle sue prime fasi – si prevede anche la realizzazione di un Wikidata hackathon, una maratona di contribuzione al database libero a partire dai materiali condivisi dall’Archivio, che si svolgerà probabilmente nell’ambito della Notte degli Archivi 2020 (ci stiamo lavorando!).
Ritengo questa collaborazione molto importante – ha dichiarato il Direttore dell’Archivio Pierluigi Ledda – perché renderà i nostri contenuti ancora più accessibili e connessi alla conoscenza in rete, coerentemente con il progetto di digitalizzazione delle nostre collezioni che stiamo portando avanti da anni e che costituisce uno dei punti fondamentali del progetto di valorizzazione culturale dell’Archivio.
Non vediamo l’ora di cominciare, musica Maestro!
Nell’immagine: illustrazione tratta dal libro “L’orchestra e i suoi strumenti” di E. Singleton edito dalla Symphony society of New York (1917), pubblico dominio, via Wikimedia Commons