Sono arrivata in Italia l’8 marzo del 1992. Me lo ricordo perché alla stazione, a Roma, mio fratello mi ha accolta con un mazzo di mimose: era la festa della donna.
Camelia Boban ha una certa passione per le date e alcune se le ricorda molto bene: nel 1998 il primo computer ricevuto in regalo; il 18 marzo 2007 il primo edit su Wikipedia; il 4 agosto 2016 la fondazione di WikiDonne. Quell’otto marzo, Camelia è arrivata a Roma in pullman, con un visto turistico. Il giorno prima era partita da Craiova, in Romania, dove era cresciuta e si era laureata in economia agraria.
Statisticamente, Camelia Boban è stata una delle prime cittadine romene ad arrivare in Italia. Oggi quella romena è la comunità immigrata più numerosa nel nostro Paese: conta 1,2 milioni di persone, il 23% della popolazione straniera in Italia. Italia e Romania sono paesi legati in maniera stretta, se si considera che il 45% dei circa 2,5 milioni di cittadini romeni espatriati verso l’Unione Europea risiede in Italia. Camelia è stata una di questi, oltre che essere un’utente particolarmente attiva su Wikipedia in italiano, con una certa passione per l’attivismo.
Oggi fa la developer, che – dice – “è una maniera alla moda per dire analista-programmatrice”. Se è così attiva su Wikipedia c’entra anche il suo lavoro, in un certo modo:
Nel 2007 ero a casa per un infortunio. Avevo già seguito dei corsi di programmazione e, anche se non era stato facile arrivarci, lavoravo nell’ambito dell’informatica e mi appassionavo alle novità di internet e ai blog. Un giorno ho cercato su Wikipedia la voce dedicata a Luigi Montanarini: un pittore importante che avevo conosciuto a Roma. Non c’era, quindi ho deciso di scriverla io. Di certo era una voce scritta in modo terribile, ma è stato il mio inizio!
Scrivere della Romania e dell’Italia
Scrivere per non dimenticare, scrivere per condividere, per dare forma a un’identità. Ci sono tanti motivi per mettere le proprie conoscenze in condivisione con tutti.
Quando cambi Paese – racconta – vivi immersa in un’altra cultura, è come se in te vivessero due persone in una. Rimani per sempre anche romena, ma ormai per sempre anche italiana. Mi sono accorta che quando andavo in Romania mi dimenticavo le cose italiane: i personaggi famosi dell’arte e della cultura che avevo imparato a apprezzare, e viceversa. Quindi scrivevo per non dimenticare e per far conoscere un po’ di più di ciascun Paese. Ho scritto in italiano di personalità della storia romena, stazioni ferroviarie, collegi e università, cantanti della mia infanzia, ma anche in romeno di Gigi Proietti e Ezio Bosso e molto altro.
Quando parla della Romania, Camelia Boban racconta di un Paese “per certi versi preservato, rimasto sospeso nel tempo”, dove si possono ancora vedere i carri trainati dai buoi per le strade in campagna, ma anche riserve naturali dedicate ai bisonti, chiese affrescate con una tinta di azzurro misteriosa.
Oggi vorrei scrivere di George Călinescu: un grande critico letterario di cui ho una bozza su cui sto lavorando da tantissimo tempo. Mi piacerebbe anche scrivere delle tradizioni popolari: della danza del Călușari o dell’usanza del Plugușorul. Mi piacerebbe che in Italia si sapesse di più del Mărțișor, la festa del 1° marzo, dedicata alla primavera, in occasione della quale si regala un ciondolo con un nastro bianco e rosso a ogni donna. Una tradizione che risale ai daci e di cui conservo dei bellissimi ricordi d’infanzia.
Le soddisfazioni di Wikipedia
Per dedicare tanto tempo e tanti anni ai progetti collaborativi, ci vuole motivazione. Dai progetti possono nascere incontri, che portano idee e nuovi progetti. Quando parla di WikiDonne, Camelia non nasconde l’orgoglio e la passione.
Di certo è il progetto di cui vado più fiera, l’ho creato nel 2016 per partecipare ad un primo editathon, Her Story. Poi, con Susanna Giaccai a Wikimania Esino Lario, ci siamo fatte prendere dall’entusiasmo dopo aver seguito la presentazione di Women in Red di Rosie Stevenson Goodknight e, insieme a Maria Antonietta Cima, alcuni mesi più tardi abbiamo fondato l’user group, affiliato Wikimedia. Aggiungiamo voci dedicate alle donne su Wikipedia, ma anche citazioni su Wikiquote: da ottobre a dicembre dello scorso anno abbiamo portato in Italia la campagna di Wiki Loves Women #SheSaid, durante la quale sono state scritte più di 600 biografie di donne in Wikiquote e ne sono state ampliate oltre 225. Tutti i wikipediani sanno che su Wikipedia le donne sono sottorappresentate. Anche se qualcuno sostiene che la situazione sia tale perché Wikipedia rappresenta il mondo reale, dove le donne in posizioni chiave sono effettivamente in minoranza, la mia domanda è: dobbiamo solo rappresentare la realtà o, rispettando il criterio di enciclopedicità, ognuno di noi nel suo piccolo, a livello personale può fare di più, alzando l’asticella? Far sì che le voci di donne possano fungere da esempio anche per altre bambine, ragazze e donne!
Scrivere in due lingue diverse, poi, da anche la possibilità di conoscere le particolarità delle diverse comunità:
Le comunità di Wikipedia in italiano e in romeno sono un po’ differenti. Anche se io sento di scrivere in un romeno ormai vecchio di trent’anni e alle volte ho dei dubbi, in romeno non mi correggono molto. Invece la comunità italiana è molto più precisa: non solo sulla scrittura, anche sulla gestione delle pagine. Questo è un bene, per esempio per il rigore sulle fonti che ogni tanto manca in romeno, ma trovo che ogni tanto si sia persa un po’ la pazienza nel seguire gli utenti che avevamo all’inizio. Eppure a Wikipedia servono sempre nuovi utenti: sono una risorsa che dobbiamo trattare con cura!
Contribuire a raccontare la Romania
Per far crescere la conoscenza condivisa sulla Romania, ci sono molti modi di partecipare. Per esempio traducendo in italiano la voce dedicata alla fortezza di Deva, nella foto. Si possono anche caricare su Wikimedia Commons foto dei propri viaggi in Romania, creare guide turistiche su Wikivoyage o contribuire a mappare su OpenStreetMap.
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