Scegliere le dieci fotografie migliori a livello nazionale tra le oltre 29.000 raccolte in Italia per l’edizione 2018 di Wiki Loves Monuments: la Giuria di WLM e i tanti volontari che hanno aderito alle pre-giurie del concorso hanno portato a termine quest’anno un compito davvero arduo.
Gran parte del “lavoro sporco” è stato svolto dai 45 pre-giurati e dai giudici dei concorsi locali (che non smetteremo mai di ringraziare per il loro lavoro!) nella prima fase di selezione, in cui grazie al tool Montage sono riusciti ad eliminare gli scatti fuori tema, fuori fuoco o che non rispettavano il regolamento della competizione.
Grazie al giudizio di qualità delle pre-Giurie, in un secondo round di selezione, sono stati poi identificati i 142 scatti finalisti da consegnare nelle mani e negli esperti occhi della Giuria nazionale, incaricata quest’anno di decretare il verdetto finale: il Presidente Settimio Benedusi, fotografo e membro del Direttivo dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, l’autorità del digital imaging Marianna Santoni, la fotografa e presidente del Circolo Fotografico Milanese Lucia L. Esposto insieme ad un terzetto di eccellenza, composto dai wikipediani storici Gianfranco Buttu (G) e Vincenzo Ricceri (Archenzo) e dall’ “istituzione” di Wikimedia Commons Alex Rutveno (Ruthven), utente molto attivo e amministratore sulla piattaforma.
I nostri giurati si sono riuniti giovedì 25 ottobre a BASE Milano, la sede di Wikimedia Italia, per passare in rassegna le fotografie e comporre la classifica finale.
Il dibattito è stato molto acceso: che cosa vale la pena cercare e premiare negli scatti di Wiki Loves Monuments?
Ai fotografi sono saltati all’occhio soprattutto la composizione dello scatto, il movimento, le linee e i colori. Per il Presidente di Giuria Benedusi, poi, è importante che la fotografia non sia solo ben eseguita, ma che non sia scontata. La bellezza dello scatto, in particolare, non deve risiedere solamente nel soggetto scelto – ad esempio, un tramonto, che di solito è bello di per sé – ma anche nell’originalità della prospettiva in cui viene colto.
La parte wikimediana della Giuria si è invece concentrata maggiormente sul potenziale di utilizzo degli scatti sui progetti collaborativi come, ad esempio, l’enciclopedia libera Wikipedia: da privilegiare, dunque, non solo le immagini che sanno trasmettere un’emozione ma anche quelle che riescono a descrivere con cura un’architettura o un paesaggio, diventando pregevole testimonianza della ricchezza del nostro patrimonio culturale collettivo.
La scelta è stata dura, ma al termine della riunione la Giuria ha raggiunto una decisione unanime e identificato i vincitori.
Siete curiosi di scoprire chi ha raggiunto la cima della classifica? Pazientate ancora alcune settimane e lo saprete!
Nell’immagine: La giuria nazionale di Wiki Loves Monuments 2018 in Italia. Foto di Marianna Santoni, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons.