A seguito dell’entrata in vigore del GDPR, dell’approvazione del problematico Cloud Act negli Stati Uniti e delle recenti dispute avvenute in Francia con l’introduzione di una tassa sui ricavi delle grandi aziende tecnologiche, i governi europei stanno iniziando a prendere sempre più seriamente le problematiche connesse alla gestione dei dati.
Il Ministero degli Interni francese, il Ministero dell’Istruzione olandese e le diverse agenzie del governo svedese si sono recentemente uniti al governo tedesco scegliendo di abbandonare le soluzioni cloud offerte da grandi multinazionali straniere e adottando il sistema open source e indipendente offerto un fornitore europeo, Nextcloud.
Ministero degli Interni in Francia
Nel corso dell’ultimo anno, il Ministero degli Interni francese ha preso in considerazione l’ipotesi di appoggiarsi su un cloud locale e sta ora lavorando al lancio di una soluzione ad hoc progettata su misura per le esigenze dei 300.000 dipendenti del Ministero.
Thierry Markwitz, Responsabile delle infrastrutture, ha dichiarato “Il governo francese è profondamente interessato alla sicurezza dei dati dei propri cittadini e dipendenti: per questo abbiamo optato per una soluzione locale, sviluppata su misura, sicura e di facile utilizzo come quella proposta da Nextcloud.“
Governo tedesco
Dopo aver condotto un progetto pilota coinvolgendo circa 5.000 utenti, con l’obiettivo di testare la funzionalità e l’affidabilità del servizio, il dipartimento informatico statale tedesco ITZBund ha deciso di adottare la soluzione open source proposta da Nextcloud per tutti i circa 300.000 dipendenti del Governo.
Governo svedese
Anche la Svezia ha deciso di affidarsi a un fornitore locale; Mikael Norberg, responsabile tecnico di Försäkringskassans, una delle agenzie del Governo svedese, ha dichiarato “Il libero accesso e il controllo sui dati dovrebbe essere un tema all’ordine del giorno per ogni nazione interessata alla propria sicurezza e sovranità. Nell’evenienza di una crisi o conflitto internazionale, non si può non considerare l’eventualità che altri Paesi possano accedere ai dati, manipolare o negare l’accesso alle informazioni che sono gestite da fornitori esterni.”
Questo testo è la traduzione in italiano dell’articolo pubblicato lo scorso 27 agosto sul blog di Nextcloud. Anche Wikimedia Italia si affida a Nextcloud per la gestione dei documenti dell’associazione e dei dati dei suoi membri.
Nell’immagine: Foto dallo spazio del ciclone Catarina. Di Earth Observations Laboratory, Johnson Space Center, pubblico dominio, via Wikimedia Commons