Connected Open Heritage: contribuisci a tutelare il patrimonio culturale a rischio preservandone la memoria con i progetti Wikimedia
Digitalizzare e rendere disponibili sui progetti Wikimedia le informazioni riguardanti il patrimonio culturale a rischio in varie parti del mondo: questo è l’obiettivo che spinge il progetto “Connected Open Heritage”.
Tutti gli utenti della comunità di Commons hanno la possibilità di contribuire dal 15 novembre al 7 dicembre 2016 a creare le sequenze di scatti che arricchiranno la mostra mostra fotografica al progetto. Le immagini dovranno raccontare la storia e le evoluzioni nel tempo di uno specifico bene culturale in pericolo, così che possa essere ricordato e diventare patrimonio di tutti grazie alla preservazione digitale. In mancanza di sufficiente documentazione fotografica sarà possibile attingere alle risorse messe a disposizione dall’UNESCO, o usare il nuovo materiale caricato da volontari.
Il progetto “Connected Open Heritage” prevede innanzitutto la razionalizzazione dei dati già esistenti, mediante il trasferimento sulla Knowledge Base Wikidata delle informazioni contenute nel database del concorso fotografico Wiki Loves Monuments e l’adeguamento dei progetti Wikimedia al fine di rendere la consultazione più agevole per gli utenti. Sarà inoltre promossa la creazione di nuovi contenuti grazie al contributo di volontari in tutto il mondo e alla collaborazione con gli istituti culturali per il rilascio, con licenza libera, di una parte del proprio patrimonio. Da ultimo, il progetto sarà finalizzato alla realizzazione di una mostra fotografica che racconterà per immagini le trasformazioni subite dai monumenti a causa dei danni apportati da guerre, disastri naturali o dalla semplice incuria umana.
Un caso di particolare attualità è il Tempio di Bel. Sul database multimediale “Wikimedia Commons” sono reperibili numerose immagini del Tempio eretto quasi duemila anni fa nella città di Palmira, in Siria, e divenuto dopo la sua consacrazione il centro della vita religiosa della civiltà palmirena. Questa struttura oggi non esiste più: in seguito alla cattura di Palmira da parte delle milizie dello Stato Islamico nel 2015, l’edificio è caduto vittima della furia iconoclasta dei jihadisti ed è stato completamente distrutto.
Palmira è un esempio emblematico di come nemmeno le testimonianze storiche siano risparmiate dalle devastazioni della guerra e di come sia dunque importante diffondere in forma libera la conoscenza del patrimonio culturale mondiale, al fine di tutelarne la memoria attraverso la preservazione digitale.
Inizia ora a creare la tua storia e salva un bene culturale a rischio sul database Wikimedia Commons.
nell’immagine: naos (cella) del tempio dall’esterno. Di Gianfranco Gazzetti / GAR, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons.