Sapete tutti che il contenuto di Wikipedia è libero, e quindi lo potete tranquillamente usare senza altro obbligo che indicare da dove è stato preso. Quello che forse non sapete è che potete anche prendere tutta Wikipedia e farvi una vostra enciclopedia: tecnicamente si dice che state facendo un fork, vale a dire una biforcazione. L’unico altro obbligo che avete è quello di dare la stessa libertà a chiunque voglia usare la vostra enciclopedia. Perché mai qualcuno dovrebbe darsi la briga di fare tutta questa fatica, e non lavorare direttamente su Wikipedia? Così di primo acchito ci sono almeno due possibilità. La prima è volere fare un’opera di carattere prettamente locale, inserendo voci su soggetti che non sarebbero mai accettati su Wikipedia ma che interessano a voi: si prendono dunque le voci già presenti per evitare di duplicare il lavoro e si aggiungono solo queste altre. La seconda possibilità è di voler inserire informazioni che la comunità ritiene non neutrali e pertanto elimina dalle voci già presenti quando vengono aggiunte. In entrambi i casi la presunta limitazione dell’uso anche commerciale del nuovo materiale non c’è: gli estensori del fork anzi sono felicissimi che quanto scritto da loro abbia una diffusione massiccia, perché è tutta pubblicità che arriva loro.
I fork sono generalmente più comuni negli USA, e spesso arrivano da un ambiente conservatore, presumibilmente perché gli editor e soprattutto gli admin di Wikipedia sono ritenuti – a torto o a ragione – troppo liberal e pertanto non neutrali. L’ultimo fork di cui ho avuto notizia, però, è basato su un concetto che è interessante da considerare. Infogalactic nasce infatti, come si può leggere in questo articolo, come una libera alternativa non censurata a Wikipedia, priva di “bias or thought police”. Come si può riuscire ad ottenere questo tipo di libertà? La risposta, che si può leggere nel comunicato stampa di lancio, si direbbe l’uovo di Colombo. Cito (la traduzione è mia):
«Non siamo Conservapedia 2.0 e non stiamo rimpiazzando gli admin di Wikipedia con i loro equivalenti conservatori. Stiamo rendendo irrilevante la funzione della “thought police” per mezzo della tecnologia. La filosofia del nostro progetto si basa sull’idea che solo l’utente ha il diritto di definire qual è la sua realtà.»
Infogalactic insomma afferma di essere riuscita a ottenere un sistema di intelligenza artificiale in grado di far vedere due versioni essenzialmente diverse di una pagina a seconda della “realtà” di chi la sta guardando. Sempre dal comunicato stampa:
L’architettura antifaziosità [anti-bias] di Infogalactic permetterà agli utenti di selezionare la prospettiva preferita e vedere automaticamente la versione della voce a essa più vicina, basata su una serie di algoritmi che usano tre variabili: Relatività, Affidabilità e Importanza [Relativity, Reliability, and Notability]. Ciò significa che un sostenitore di Hillary Clinton vedrà una versione della voce su Donald Trump diversa da quella che vedrà un sostenitore di Donald Trump supporter will, poiché entrambi gli utenti vedranno la versione della voce editata più recentemente da editor classificati come simili a ciascuno di loro.
Non è affatto banale gestire un sistema del genere, considerando che ci sono tre dimensioni diverse e quindi come minimo 27 possibilità: ciascuna manopola dovrebbe avere come minimo un valore alto, uno medio e uno basso. Ma non mettiamo limiti alle capacità tecniche di Infogalactic e accettiamo la loro affermazione. Che significa? Detto in altro modo, ognuno finalmente potrà vedere la Verità più adatta a lui, senza dover fare fatica a distinguere i fatti davvero importanti da quelli irrilevanti o peggio ancora presentati solo per mettere in cattiva luce un soggetto. Una bolla filtrante perfetta, pronta per togliere anche gli ultimi residui di dubbio.
Ma c’è di più! Esistono infatti i “Corelords”, vale a dire professionisti che hanno acquistato (“purchased”: immagino che si pagherà il giusto a Infogalactic ) la possibilità di verificare le modifiche alle voci relative alla propria azienda. In pratica potete essere certi che l’oste verificherà accuratamente che il proprio vino sia buono e avrete la sua assicurazione in proposito.
Capita che Wikipedia non dia informazioni corrette. Capita anche che dia informazioni faziose. Per quanto si cerchi di essere neutrale, non ci si riesce sempre. La risposta, oltre che il contribuire a migliorare le voci, è semplice: dobbiamo evitare di prendere come oro colato quanto c’è scritto, ed esercitare il nostro senso critico. Certo, si fa fatica. Ma preferite l’alternativa in cui c’è qualcuno che decide per voi cosa è vero?