In occasione della Giornata Mondiale degli Asteroidi, il 30 giugno, è possibile contribuire su Wikipedia in Italiano arricchendo e migliorando le voci dedicate a questi corpi celesti. Tutti gli asteroidi al momento denominati sono infatti presenti in Wikipedia in italiano, ma non tutte le loro voci hanno ancora i requisiti minimi per essere considerate complete. Il progetto Astronomia, quindi, ha lanciato una maratona che durerà dal 28 giugno al 4 luglio, a cui tutti potranno partecipare, semplicemente specificando a chi è dedicato l’asteroide ed eventualmente aggiungendo uno o più link alle pagine collegate.
Perché la Giornata Mondiale degli Asteroidi
Istituita solo nel 2015, questa giornata mondiale vuole aumentare la consapevolezza sull’esistenza e il ruolo degli asteroidi e di altri corpi minori nella storia del sistema solare, sensibilizzando su cosa può essere fatto per evitare eventi catastrofici che coinvolgano la Terra.
La data del 30 giugno ricorda l’evento di Tunguska, che si presume essere il più importante evento esplosivo avvenuto in epoca storica in seguito alla collisione di un meteorite o di una cometa con la Terra. L’esplosione, avvenuta la mattina del 30 giugno 1908 tra i 5 e i 10 km dalla superficie terrestre, abbatté decine di milioni di alberi dell’area di Tunguska, in Siberia, e fu visibile a 700 km di distanza.
Come partecipare alla maratona
Intervenire sulle voci dedicate agli asteroidi può essere molto utile per aumentare la condivisione di conoscenze legate all’astronomia, ma anche un buon modo per fare pratica su Wikipedia, partendo da voci piccole.
Di certo sarà anche un modo per conoscere le storie che si nascondono dietro il nome di ogni asteroide, come quella di Giuseppe Piazzi: astronomo italiano che nel 1801 ha scoperto Cerere, il primo asteroide osservato dalla Terra. A Piazzi è stato poi dedicato nel 1923 l’asteroide numero 1000: Piazzia.
Per partecipare alla maratona, basta seguire le indicazioni a questo link.
Nell’immagine: Asteroid belt landscape, di Pablo Carlos Budassi, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons