Con il progetto Archivio Meraviglioso, l’Istituto dei Ciechi di Milano mette online quasi due secoli della propria storia. Non solo digitalizzando documenti, bollettini, foto delle attività e quadri dei benefattori, ma rendendoli anche consultabili in maniera interattiva e riutilizzabili liberamente.
Il progetto Archivio Meraviglioso si presenta quindi come un esempio di condivisione accessibile a tutti, grazie ad un lungo lavoro di co-progettazione tra Fondazione Istituto dei Ciechi, cheFare e Wikimedia Italia, con il supporto dello studio design Calibro, dell’Archivio di Stato di Milano, del laboratorio di digitalizzazione Icas 94 e con il contributo di Fondazione Cariplo.
La chiusura forzata degli spazi della cultura imposta dalla pandemia – contrapposta alla necessità di continuare a fruire delle informazioni e delle opere che musei, archivi e biblioteche contengono – ha fatto capire come la digitalizzazione sia una delle strade da percorrere per rendere questi luoghi veramente accessibili anche in futuro.
Enrica Panzeri, archivista dell’Istituto dei Ciechi, spiega che:
La digitalizzazione è la strada maestra degli archivi oggi. Quando la pandemia ha reso difficile entrare nei luoghi che conservano i faldoni, abbiamo sentito l’urgenza di dare nuova vita a un patrimonio che merita di essere approfondito da un pubblico più ampio e diversificato. Nell’ambito del progetto Archivio Meraviglioso sono stati digitalizzati tutti i bollettini storici dell’Istituto e una parte di essi sono stati caricati in libero dominio sulla piattaforma digitale Wikisource. Questa operazione è di grande importanza anche per gli utenti con disabilità visive, che potranno finalmente accedere a questi contenuti grazie ai programmi di sintesi vocale in grado di riprodurre i testi digitalizzati.
Archivio Meraviglioso è quindi un progetto di digitalizzazione professionale, con immagini in alta qualità pubblicate su Internet Archive, ma anche un sito consultabile e navigabile per percorsi tematici. Tra storia, curiosità e visualizzazioni grafiche sarà possibile seguire l’evoluzione dell’istituto e dell’approccio al sostegno alle persone con disabilità visiva dal 1840 ad oggi.
Grazie alla consulenza di Wikimedia Italia, tutte le opera digitalizzate sono state pubblicate con licenza aperta, disponibili e riutilizzabili da tutti. Un lavoro particolare è stato fatto sui bollettini “Il buon cuore” dell’istituto, resi disponibili come fonti storiche su Wikisource e collegati a Wikidata. In questo modo, tutti i dati prodotti dal progetto saranno consultabili e riutilizzabili da tutti, anche per studi e ricerche future.
Immagine: Design di studio Calibro, CC BY-SA 4.0