Rendere la città più accessibile e stimolare la consapevolezza dei cittadini in merito alle barriere architettoniche, ossia gli ostacoli che impediscono l’accesso o la fruizione di certi servizi da parte di chi ha una disabilità motoria o sensoriale: questi sono gli obiettivi del percorso partecipato appena lanciato dal Comune di Padova, mirato alla stesura e adozione di un PEBA, ossia un Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche.
“Il tema delle barriere architettoniche era nella nostra agenda già a partire dal 2018” ci ha raccontato l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Padova, Andrea Micalizzi: “Nel nostro primo anno di bilancio avevamo infatti già reso esplicita una diversificazione degli investimenti, integrando alle spese relative alla manutenzione delle strade e dei marciapiedi anche una voce dedicata ai costi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ci siamo però resi conto di aver bisogno di uno strumento di pianificazione efficace per allocare gli investimenti: per questo abbiamo deciso di dotarci di un PEBA”.
La stesura del Piano, che avrà validità decennale dopo l’adozione da parte della Giunta e l’approvazione da parte del Consiglio comunale, si svilupperà in tre diverse fasi: un’analisi dello stato di fatto, la progettazione degli interventi e stima dei costi e, infine, la programmazione degli interventi.
La prima fase di analisi, lanciata ufficialmente a metà aprile 2019, vedrà un coinvolgimento diretto di Wikimedia Italia come soggetto patrocinante e della comunità OpenStreetMap, che collaborerà con i cittadini e con i dipendenti del Comune alla mappatura delle barriere architettoniche esistenti nelle diverse aree della città (di questo tema avevamo già parlato qualche tempo fa sul nostro blog).
Dal 7 maggio al 12 giugno sono già programmati dieci incontri, nell’ambito dei quali i nostri OSMer – coordinati da Alessandro Sarretta e Rachele Amerini – formeranno i cittadini all’utilizzo di OpenStreetMap e di altre applicazioni utili alla mappatura e inizieranno insieme a registrare le barriere architettoniche presenti in città sulla “Wikipedia delle mappe”.
“La mappatura partecipata con OpenStreetMap ci è sembrata il metodo più adatto per creare consapevolezza sul tema.” ci ha detto l’Assessore Micalizzi “Eliminare le barriere architettoniche non significa solamente costruire rampe. Si tratta di un percorso più ampio che presuppone un cambio di mentalità e prevede che determinati servizi siano disegnati ed erogati in modo differente. Questo percorso deve coinvolgere tutte le parti: sia chi amministra la città – che deve guidare il processo – ma anche chi eroga i servizi pubblici, come l’università, l’ospedale, etc., e infine i cittadini, che devono essere sensibilizzati sul tema. L’adozione di strumenti aperti come OpenStreetMap in questo percorso è l’ideale, perché consente di lavorare tutti insieme a un bene comune, che sarà per sempre accessibile a tutti.”
Tutti gli incontri di mappatura partecipata che si svolgeranno a Padova sono gratuiti e aperti a tutti i cittadini: per conoscere il calendario completo degli appuntamenti e le modalità di iscrizione si veda questo link; maggiori informazioni sugli strumenti che verranno utilizzati e sugli elementi che verranno registrati sulla mappa libera sono invece riportate nella pagina di progetto sulla wiki di OpenStreetMap.
Nell’immagine: Pista accessibile alle persone con disabilità motorie. Di Frank Vincentz, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons