Avevamo parlato qualche tempo fa dell’adesione delle Città d’Arte dell’Emilia-Romagna, con 170 monumenti di cui una quarantina immediatamente fotografabili.
I lavori nel frattempo non si sono fermati e i monumenti sono diventati più di 300, dei quali un’ottantina fotografabili da subito.
Il Castello Estense di Ferrara, fotografato da Nicola Jannucci, CC-BY-SA 3.0
Ma perché metto i puntini sulle “i” sui monumenti fotografabili subito o meno?
Precisiamo che tutti i monumenti sono fotografabili, ci mancherebbe altro. Solo che alcuni stanno già partecipando al concorso (80, appunto), mentre gli altri stanno attendendo l’autorizzazione del MiBAC, che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo!) arrivare nei prossimi giorni.
Tra i monumenti in gara c’è il Castello Estense di Ferrara, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, il Porto Canale Leonardesco di Cesenatico, le Porte di Ravenna, il Duomo di Modena, la Torre Ghirlandina, e poi monumenti a Dozza, Santa Sofia, Lizzano in Belvedere, Busseto e Sasso Marconi. Un’occasione per una gita fuori porta, no?
Del resto lo dice anche Graziano Prantoni, presidente dell’Unione di prodotto Città d’Arte, Cultura e Affari: “Le Città d’Arte emiliano romagnole hanno colto questa opportunità come e meglio di chiunque altro in Italia. Abbiamo considerato e valutato quanto sia innovativo e fruttuoso raccontare il territorio attraverso gli occhi dei turisti utilizzando la Rete“.