Wikimedia Commons è il progetto della galassia Wikimedia destinato ad ospitare foto, video, file audio e molti altri tipi di file multimediali. Come per tutti i progetti collaborativi nati dall’esperienza di Wikipedia, Wikimedia Commons è aperto a tutti gli utenti che vogliono contribuire. Si possono quindi caricare foto e altri file sul progetto utilizzando una procedura di caricamento guidato.
Soprattutto, però, si possono riusare le immagini che sono disponibili su Wikimedia Commons.
Quando nasce Wikimedia Commons
Wikimedia Commons nasce nel 2004, per ospitare in un archivio unico tutte le immagini presenti su Wikipedia in tutte le sue edizioni linguistiche e sui progetti fratelli. Il fatto che l’archivio sia centralizzato e che le immagini non vengano salvate ogni volta in ogni singolo progetto ha reso nel tempo più efficiente la condivisione dei contenuti online.
Oggi infatti Wikimedia Commons ospita 92 milioni di file ed è la fonte della maggior parte delle immagini che illustrano Wikipedia, ma anche Wikidata e molti altri progetti collaborativi. Aggiungere un’immagine su Commons significa quindi renderla disponibile a tutti gli utenti di internet, per vederla e riusarla dentro e fuori i progetti Wikimedia.
Come si attribuiscono le immagini
Tutti possono riusare le immagini che si trovano su commons, per qualsiasi scopo, anche commerciale. Questa è una regola comune a tutti i progetti Wikimedia. Il fatto che si possa accedere ai contenuti gratuitamente, anonimanente e potendoli riusare senza restrizioni è considerato un prerequisito fondamentale per la produzione di conoscenza libera e condivisa.
L’unico sforzo richiesto a chi riusa le immagini che vengono da Commons (su un articolo, su un sito o per una ricerca) è di attribuire l’opera all’autore e applicare una licenza compatibile.
Per esempio, questa immagine de La Scuola di Atene dovrà quindi riportare l’attribuzione:
Così facendo si esplicitano titolo, autore, licenza e fonte dell’immagine, che è il miglior modo per attribuire un’immagine pubblicata con una licenza collaborativa Creative Commons. Gli elementi fondamentali da tenere presenti sono sempre il nome dall’autore e il tipo di licenza, che non possono mai mancare.
Il consiglio pratico
Si potrebbe parlare per molto tempo delle migliori licenze da applicare alle immagini e di molte altre questioni pratiche e ideologiche connesse, ma partiamo dalle basi: ci troviamo su Wikimedia Commons, troviamo un’immagine, la vogliamo usare e vogliamo attribuire correttamente autore e licenza. Come fare?
Il progetto ci viene in aiuto: basta cliccare sull’icona con il mondo e il link “Usa questo file”.
Comparirà una finestra di dialogo in cui, nella terza riga, è già pronta per essere copiata un’attribuzione per-compilata. A questo punto basta includerla nel proprio lavoro e il gioco è fatto.
Perché è utile a musei e utenti
Per le sue caratteristiche, negli anni Wikimedia Commons è diventato lo spazio in cui musei, archivi e istituzioni culturali possono caricare, salvare e catalogare le riproduzioni digitali delle proprie collezioni. I file caricati vengono automaticamente salvati con licenza libera che può essere selezionata dall’utente: un primo modo per rendere le proprie collezioni disponibili in open access, ossia senza vincoli di accesso e di riuso delle immagini. Commons consente anche di inserire metadati alle immagini, di mondo da rendere la ricerca fruibile anche dalle macchine.
Il progetto non serve solo ai musei o ai volontari che vogliono illustrare Wikipedia, ma a tutti gli utenti di internet. Studenti, ricercatori e appassionati possono trovare su Wikimedia Commons immagini e altri file disponibili gratuitamente, da usare per studio, ricerca o anche per creare collage, meme e ogni tipo di opera derivata.
Cosa sta succedendo su Commons in Italia
Diverse importanti istituzioni culturali italiane hanno cominciato a utilizzare Wikimedia Commons per portare avanti le loro strategie di open access applicate al patrimonio culturale. Per fare degli esempi:
Il Museo Egizio sta pubblicando su Wikimedia Commons tutte le riproduzioni digitali delle proprie opere esposte;
Touring Club Italiano ha già pubblicato una selezione di mappe dei propri archivi, mai digitalizzate prima, che stanno già illustrando diverse voci di Wikipedia;
Archivio Storico Ricordi ha digitalizzato foto, riviste e spartiti, che in alcuni casi ora si possono anche ascoltare direttamente su Wikisource;
Wikimedia Italia ha anche lanciato un progetto dedicato a tutte le istituzioni culturali italiane che si chiama Tutti i musei su Wikipedia e parte proprio dalla condivisione di alcune immagini su Wikimedia Commons.
Rimanere aggiornati sui temi dell’open access
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